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Sviluppare la fede attraverso le avversità.

di Charles F. Stanley  –   leggere 2 Corinzi 11:23-30 –  Non sembra giusto, vero? Paolo ha speso la sua vita al servizio di Cristo, eppure è vissuto in una continua sofferenza. Perché Dio avrebbe lasciato uno dei suoi più fedeli servi passano attraverso tanto dolore? Questa non è solo una questione riguardo a Paolo: è un quesito che abbiamo di fronte oggi. Nella nostra mente, il Signore dovrebbe proteggere i suoi fedeli seguaci dalle difficoltà, ma non necessariamente è così.

Forse il nostro ragionamento è invertito. Pensiamo che i cristiani fedeli non meritano di soffrire, ma dalla prospettiva di Dio, è proprio la sofferenza che produce i cristiani fedeli. Se noi tutti abbiamo avuto vite agiate, senza contrasti, prove, o sofferenza, non avremmo mai veramente conosciuto Dio, perché non avremmo avuto bisogno di Lui. Che ci piaccia o no, le avversità ci insegnano riguardo al Signore più che semplicemente leggere la Bibbia.

Non sto dicendo che non abbiamo bisogno di conoscere la Scrittura, che è il fondamento della nostra fede. Ma se ciò che crediamo non è mai provato dalle avversità, rimane una conoscenza mentale. Come potremo mai sapere che il Signore è degno di fiducia nel mezzo dei nostri problemi se non siamo mai stati sfidati dalle difficoltà? Dio ci dà la possibilità di applicare le verità scritturali alle difficoltà che ci attendono, e nel processo, lo troveremo fedele. Per esempio, come avrebbe mai potuto Paolo conoscere la forza di Cristo se non fosse mai stato debole per la sofferenza, la persecuzione, e le avversità?

A secondo della nostra risposta, le prove possono essere il più grande mezzo di Dio per edificare la nostra fede oppure un viale di scoraggiamento e di autocommiserazione. Se tu credi a ciò che dice la Scrittura e applichi quei principi alla tua situazione, la tua fiducia in Dio crescerà, e la tua fede sarà rafforzata tramite le avversità.

Commento ( 1 )

  1. admin3 says:

    God is good!