“Il SIGNORE è la mia ròcca, la mia fortezza, il mio liberatore; il mio Dio, la mia rupe, in cui mi rifugio, il mio scudo, il mio potente salvatore, il mio alto rifugio”. Salmo 18:2 –
di Agostino Masdea – Trovare un rifugio significa trovare aiuto, essere difesi da attacchi o pericoli di natura materiale e spirituale. Un sinonimo di questa parola è “protezione”. Uno degli esempi che il dizionario usa per far comprendere questo termine è: “trovare rifugio nella fede”.
Quando attraversiamo momenti di difficoltà e non riusciamo a capire il perché, quando tanti punti interrogativi sorgono nella nostra mente, il bisogno che abbiamo non è tanto di cercare di capire, ma di aggrapparci al Signore e alle Sue promesse, e in preghiera lasciarci condurre dallo Spirito Santo nella Sua presenza, dove troviamo pace e serenità.
Le vie di Dio sono perfette. Nessuno può dirgli “Che fai? La Sua Parola è ineccepibile e le Sue promesse sono “si” ed “amen”! Possiamo assolutamente riporre la nostra fiducia in Lui, e continuare ad andare avanti, confidando nella Sua grazia e nel Suo immenso amore per noi.
Significa che se passiamo per la malattia, o per una tribolazione, se affrontiamo il dolore di un lutto, oppure temiamo di perdere o abbiamo perso il lavoro, dobbiamo credere sempre, con tutto il cuore, che Dio siede sempre sul trono e ha tutto sotto controllo.
Dio sa ogni cosa. Egli veglia su di noi, conosce i nostri bisogni e continua a lavorare per il nostro bene. Quindi non cediamo alla preoccupazione e alla paura, ma con fede proclamiamo la nostra vittoria.
Come Davide in questo salmo esprime la sua fiducia nel Signore, anche noi possiamo ripetere: “Dio è la mia forza, il mio rifugio, il mio Liberatore, lo Scudo potente contro ogni forza del male e il mio Salvatore”.
Dobbiamo accostarci con fiducia ed umiltà al trono della Sua grazia, perché è da lì che la Sua forza e la Sua benedizione scendono su di noi. E lo facciamo nel nome di Gesù! “Amen!”