PREGHIERA DI UN SERVITORE MINORE

 di A. W. TOZER – Questa è la preghiera di un uomo chiamato ad essere testimone alle Nazioni, questo  ci che egli disse al Signore il giorno in cui fu ordinato. Dopo che gli anziani e i ministri ebbero pregato ed imposto le mani su di lui, egli si ritirò per incontrare il suo Signore in un posto segreto e silenzioso, lontano anche dai suoi fratelli, e disse: O Signore, ho sentito la tua voce ed ho avuto paura; mi hai chiamato ad un compito delicato in quest’ora grave e pericolosa. Tu stai per scuotere tutte le nazioni, la terra ed anche i cieli, affinché le cose che non possono essere scosse possano rimanere. O Signore, mio Signore, Tu mi hai innalzato, onorandomi ad essere un tuo servitore. Nessun uomo può prendere quest’onore su di sé eccetto colui che è chiamato da Dio, così come lo fu Aronne. Tu mi hai chiamato ed ordinato tuo messaggero a coloro che sono ostinati di cuore e duri d’orecchi. Essi hanno rigettato il Maestro, e non c’è d’aspettarsi che essi ricevano me, il servo.

Mio Dio, non perder tempo deplorando le mie debolezze e le mie incapacità per questo compito, la responsabilità non è mia, ma tua, poiché hai detto: Ti conoscevo, ti ho chiamato, ti ho santificato… Tu andrai da coloro a cui ti manderò, e qualunque cosa ti comando tu parlerai. Chi sono io per discutere e ribellarmi alla tua scelta sovrana La decisione non è mia ma tua, perciò Signore la tua non la mia volontà sia fatta. Sì, lo so, Tu sei l’Iddio dei profeti e degli apostoli, e nella misura in cui io Ti onorerò Tu mi onorerai. Aiutami perciò a mantenere questo voto solenne di onorarTi tutta la vita, nei lavori futuri, nel guadagno e nella perdita, con la vita e con la morte, e mantenere questo voto finché sarò in vita.

E tempo o Dio che Tu operi, poiché il nemico entrato nei tuoi pascoli e le pecore sono disperse e ferite. I falsi pastori abbondano, essi negano il pericolo e ridono dei pericolosi attacchi che circondano il gregge. Le pecore sono ingannate da questi mercenari e li seguono con sincera lealtà, mentre la volpe si avvicina per uccidere e distruggere. Ti supplico, dammi occhi per vedere, e il discernimento necessario per individuare la presenza del nemico, e coraggio per riportare fedelmente ci che vedo.

Rendi la mia voce come la tua, affinché la pecora malata la riconosca e segua Te. Signore Gesù, vengo a Te per una preparazione spirituale, imponi la tua mano su di me, ungimi con l’olio del profeta del Nuovo Testamento. Non permettere che io divenga uno scriba religioso e che perda così la mia chiamata profetica. Salvami dalla maledizione che giace nel buio della religiosità moderna, dalla maledizione del compromesso, dall’imitazione, dal professionismo, salvami dall’errore di giudicare una chiesa dalle sue misure, dalla sua popolarità dall’ammontare delle sue offerte annuali.

Aiutami a ricordare che io sono un profeta, non un promotore; non un manager religioso, ma un profeta.

Fa che non divenga mai uno schiavo delle folle. Guarisci la mia anima da ambizioni carnali e liberami dal prurito della popolarità. Salvami dalla schiavitù delle cose. Fa che io non perda i miei giorni gironzolando per casa; sia il tuo timore su di me, o Dio, e guidami nella preghiera, affinché io possa lottare con i principati e le potestà di questo presente secolo. Liberami dal mangiare troppo e dal dormire a lungo, insegnami un’autodisciplina affinché io possa essere un buon soldato per Gesù Cristo.

Accetto lavori duri e piccole ricompense in questa vita, non chiedo un posto facile. Proverò ad essere cieco a quelle piccole cose che potrebbero rendere la vita più facile. Se altri cercano sentieri piani, io cercherò di prendere i più impervi, senza giudicare gli altri troppo duramente.

Aspetterò l’opposizione e cercherò di affrontarla con calma quando giungerà. Come qualche volta è avvenuto ai tuoi servitori, se riceverò dei doni di gratitudine da parte di gente generosa, in quei momenti stammi vicino e salvami da tutto ci che potrebbe inorgoglirmi. Insegnami ad usare ciò che ricevo, in modo che niente danneggerà la mia anima e né diminuirà la mia potenza spirituale. Se nella tua permissiva provvidenza, l’onore mi verrà della tua chiesa, fa che io non dimentichi in quell’ora che sono indegno delle tue benignità e che se gli uomini mi conoscessero intimamente come io conosco me stesso essi ritirerebbero i loro doni e li darebbero ad altri più degni di riceverli. Ed ora o Signore del cielo e della terra consacro il resto dei miei giorni a Te, siano essi pochi o molti, come Tu vuoi, fammi stare ritto davanti al potente e servire il povero e l’umile. Sono tuo servitore per fare la tua volontà, ed essa mi è più dolce di posizioni, di fama, di ricchezza, ed io la scelgo al di sopra di tutte le cose sulla terra o nel cielo.

Sebbene sono scelto da Te ed onorato da un’alta e santa chiamata, fa che io non dimentichi mai che sono un uomo di polvere, un uomo con tante colpe e passioni umane che tormentano la razza umana. Ti prego perciò, mio Signore, salvami da me stesso e da tutto il male che posso farmi, mentre cerco di essere una benedizione per gli altri. Riempimi con la tua potenza attraverso lo Spirito Santo ed io andrò con la tua forza e racconterò la tua giustizia.

Diffonderò il messaggio dell’amore che redime. Allora, caro Signore, quando sarò vecchio ed affaticato e troppo stanco per andare avanti, prepara un posto per me lassù e fa che io sia nel numero dei tuoi santi, nella tua gloria eterna. Amen.

(Da  God tells the man who care)