di CHARLES H. SPURGEON – “O Eterno, non abbandonarmi; Dio mio, non allontanarti da me” (Salmo 38:21) – Sovente preghiamo che Dio non ci abbandoni nell’ora della prova e della tentazione, ma troppo spesso dimentichiamo che dobbiamo elevare questa preghiera in ogni tempo. Non c’è un solo momento della nostra vita, nonostante la nostra santità, in cui possiamo resistere senza la Sua costante protezione. Sia nella luce sia che nelle tenebre, sia se abbiamo comunione o siamo nella tentazione, abbiamo sempre bisogno di pregare: “Non abbandonarmi Signore”, “sostienimi e sarò salvo”.
Un bambino che impara a camminare, ha sempre bisogno d’aiuto. La nave senza pilota va subito alla deriva. Non possiamo far nulla senza l’aiuto costante che viene dall’alto; allora oggi fa che la tua preghiera sia: “Non abbandonarmi. Padre, non abbandonare Tuo figlio, perché egli non possa cadere nelle mani del nemico. Grande pastore, non abbandonare il Tuo agnello, perché c’è pericolo che si allontani dalla sicurezza dell’ovile. Esperto Agricoltore, non abbandonare la tua pianta, perché essa potrebbe appassire e morire. O Eterno, non abbandonarmi. Non abbandonarmi nelle mie gioie perché esse possono sedurre il mio cuore. Non abbandonarmi nei dolori, per paura che io mi lamenti di Te. Non abbandonarmi nel giorno del pentimento, affinché io non perda la speranza del perdono e cada nella disperazione; e non abbandonarmi nel giorni quando la fede è più forte, per paura che la fede si trasformi in presunzione. Non abbandonarmi, poiché senza Te sono debole, ma con Te sono forte. Non abbandonarmi perché il mio sentiero è pericoloso e pieno d’insidie, e non posso farcela senza la Tua guida. La chioccia non abbandona i suoi pulcini, quanto più Tu mi coprirai con le Tue penne e lascerai che io mi rifugi sotto le Tue ali. Non allontani da me, perché l’angoscia è vicina, e non v’è alcuno che mi aiuti”. “Non lasciarmi e non abbandonarmi, o Dio della mia salvezza”.