di OSWALD CHAMBERS – Come dunque ebbe udito che egli era malato, si trattenne ancora due giorni nel luogo dov’era. (Giovanni 11:6) – Dio si è mai confidato con te col silenzio? Il Suo silenzio è pieno di significato, è la Sua risposta. Pensa a quei giorni di silenzio assoluto nella casa di Betania! Hanno essi qualche riscontro con altri giorni nella tua vita? Dio è arrivato a confidarsi con te in questo modo, oppure tu sei ancora al punto di volere da Lui una risposta visibile? Dio ti darà le benedizioni che Gli chiedi, se ti rifiuti di andare avanti senza di esse; ma quando ti risponde col silenzio è segno che sta conducendoti a conoscerLo in modo più profondo e meraviglioso. Stai forse lagnandoti con Dio perché non hai avuto una risposta esplicita? Ma Dio — come scoprirai in seguito — ti si è confidato nel modo più intimo che possa esserci, col silenzio assoluto, che non è un silenzio da cui si debba dedurre che non c’è speranza, ma uno in cui c’è compiacimento, perché Egli ti ha giudicato pronto per ricevere una rivelazione più grande. Se Dio ti ha dato come risposta il silenzio, lodaLo: Egli vuole farti partecipe del grande corso dei Suoi piani. Il momento in cui la risposta sarà manifestata dipende dalla sovranità di Dio; il tempo non conta per Lui. Frattanto, che dici? « Avevo chiesto a Dio di darmi del pane e mi ha dato una pietra »? Ti sbagli, non ti ha dato una pietra; oggi ti accorgi che ti ha dato il pane della vita.
Una conseguenza meravigliosa del silenzio di Dio è che la Sua calma, che è contagiosa, ti si è trasmessa, ed ora la tua fiducia è perfetta: « So che Dio mi ha ascoltato. » Il Suo silenzio ne è la prova. Fino a che penserai che Dio ti benedirà in risposta alle tue preghiere, Egli lo farà, ma allora non ti darà la grazia del silenzio. Quando Gesù Cristo ti conduce a comprendere che la preghiera ha lo scopo di glorificare il Padre Suo, il primo segno che Egli ti dà della Sua relazione personale e intima con te è il silenzio.