di Agostino Masdea – “Voi dunque pregate così…” Matteo 6:9 – L’insegnamento sulla preghiera occupa un posto predominante nella vita e nel ministero di Gesù. Egli non ha insegnato ai discepoli come predicare, ma ha sicuramente insegnato molto sulla preghiera.
Queste parole tratte dal sermone sul monte, fanno da introduzione a quella che definirei “la preghiera per eccellenza”, essendo essa un modello che Gesù insegna ai discepoli. Dopo aver trattato vari argomenti, poi, prima di concludere il sermone ritorna alla preghiera: “Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto”. Matteo 7:7.
Questo insegnamento di Gesù ci fa comprendere il grande privilegio che abbiamo come figli di Dio di poterci rivolgere al Padre in maniera diretta, senza cioè l’intermediazione di nessuno, uomo, angelo o santo che sia. Non solo, ma Gesù ci insegna anche come farlo.
Quando preghiamo, sia in privato che nel culto comunitario dovremmo avere sempre davanti questo modello di preghiera. Non per recitarlo, come fanno la maggior parte delle persone religiose, ma per trarne un’ispirazione per tutte le nostre preghiere.
Sarebbe bello che tutti noi comprendessimo la lezione di Gesù sulla preghiera. Sarebbe bello applicarla nelle nostre riunioni di culto. Sarebbe anche bello comprendere che la preghiera è una straordinaria e potente arma di battaglia, per vincere contro gli attacchi del nemico e superare le prove e le tempeste della vita.
E.M. Bounds, un autore cristiano del XIX secolo, e che ha scritto 11 libri sulla preghiera, diceva: “La preghiera è la vita, la potenza e la gloria della chiesa. Senza di essa la chiesa è morta ed impotente.”
Un giorno i discepoli chiesero a Gesù: “Maestro, insegnaci a pregare…”. Sia questo anche il nostro desiderio: imparare a pregare, amare la preghiera per vedere la gloria di Dio manifestarsi nella nostra vita, nella nostra famiglia e nella nostra comunità.