di Agostino Masdea – “Non rendete male per male, od oltraggio per oltraggio, ma, al contrario, benedite”. 1 Pietro 3.9 – Ho letto la storia di un bambino che andò con i genitori a fare una gita in montagna. Quel giorno, nel momento in cui giocando emise un grido, scoprì l’effetto sonoro dell’eco. Il riverbero della sua stessa voce lo inquietò, perciò gridò: “ti odio!” Inevitabilmente quelle parole ritornarono alle sue orecchie, e allora ancora più decisamente ripeté: “ti odio”. Il risultato fu lo stesso, e per la terza volta gridò ancora più forte: “ti odio!” Rattristato e confuso corse dalla madre piangendo: “C’è un ragazzino che mi odia” si lamentò. Lei ci penso un attimo e poi gli disse: “Sai cosa devi fare? Prova a dire a quel ragazzino ‘ti voglio bene’.”
Il linguaggio degli uomini diventa sempre più aggressivo, più volgare e più violento. Ogni giorno come quel bambino le persone gridano “ti odio” l’una all’altra, e poi ci si meraviglia della violenza che è in crescita in ogni nazione del mondo. Ricordo da ragazzo vidi un film dal titolo eloquente: “sangue chiama sangue”. Ancora oggi migliaia di libri, di film e purtroppo anche di storie reali hanno come ingrediente principale la vendetta personale.
Gesù invece ha insegnato che bisogna amare tutti, anche coloro che sono nostri nemici. E lo ha dimostrato con i fatti. Egli era accusato di essere amico dei pubblicani (gli esattori delle tasse di quel tempo, cioè le persone più odiate della società di allora), delle prostitute e dei peccatori. E quando l’odio e la ferocia degli uomini si accanì contro di Lui al Calvario, fece una preghiera che prima di allora nessuno aveva mai fatto: “Padre perdonali, perché non sanno quello che fanno!”
Se gli uomini imparassero ad amare invece che ad odiare, questa terra diventerebbe un paradiso. Perché la Bibbia dice che l’amore copre moltitudini di peccati, e vince sempre!