UNA COSA HO CHIESTO

di Agostino Masdea  –  Una cosa ho chiesto al Signore, e quella ricerco: abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita, per contemplare la bellezza del Signore, e meditare nel suo tempio”. Salmo 27:4

In questo salmo il re Davide esprime un desiderio, e lo fa con una preghiera. La richiesta è: “dimorare nella casa del Signore”. Dal modo di esprimersi, sembrerebbe che questo fosse ciò che egli desiderasse più di ogni altra cosa. Nel corso della sua vita avrà pregato chissà quante volte per le cose più diverse, ma in questo salmo sembra concentrato su una sola richiesta, e il motivo di questa preghiera è duplice: contemplare la bellezza del Signore e ammirare la Sua casa, il tempio.

Se oggi tu potessi  chiedere una sola cosa al Signore in preghiera, cosa chiederesti? Certo, la casa di Dio è molto più che un edificio, ma questo non giustifica coloro che con sorprendente facilità trascurano quella che lo scrittore dell’epistola agli Ebrei definisce come la “comune adunanza”. “…non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto più che vedete avvicinarsi il giorno. Ebrei 10:25 

Anche perché sempre in un salmo di Davide, il 22, scopriamo che Dio “dimora in mezzo alle lodi del Suo popolo” e in un altro ancora che “è una cosa buona e piacevole stare insieme ai fratelli”. Non è azzardato affermare che ancora oggi, sulla terra, Dio oltre che a dimorare nel cuore del credente, sia sempre presente nella comunità riunita insieme per offrire a Lui un culto di adorazione.

È una cosa stupenda vivere in comunione con Dio! Paolo afferma che il credente diventa “il tempio di Dio” e che lo Spirito Santo dimora in questo tempio… che siamo noi. Signore, una sola cosa desidero con tutto il mio cuore: “Chi ho io in cielo fuori di te? E sulla terra non desidero che te… ed il mio bene è stare unito a Dio”.  Salmo 73:25;28