di Roberto Bracco | Ogni podestà mi è data in cielo e in terra. Matteo 28: 18
L’apostolo Paolo nella sua lettera ai cristiani di Filippi scrive che a Gesù Cristo è stato dato un Nome che è sopra ogni nome, un nome davanti al quale si piegano le creature celesti, terrestri, e sotterranee. Gesù stesso come rileviamo dal nostro testo afferma la Sua autorità in cielo e in terra; Egli può compiere ogni cosa. Questa verità deve riempire di consolazione e di fiducia il credente; di consolazione perché possiede un Salvatore onnipotente, di fiducia perché può essere assistito in ogni circostanza del suo pellegrinaggio.
Quando le potenze infernali cercano di sbarrare la strada e gli eserciti del male sferrano massicci attacchi per farci indietreggiare, noi possiamo invocare Colui il cui Nome piega le creature dei luoghi tenebrosi. Quando gli uomini ci perseguitano e tentano di ostacolare il nostro servizio o infrangere la nostra fedeltà, noi possiamo chiamare a nostro soccorso l’Onnipotente Salvatore che tiene nella Sua mano ogni autorità anche in terra.
Quando il cielo sembra chiudersi sopra di noi ed il canto degli angeli si spegne ai nostri orecchi, quando cioè le melodie celesti si allontanano da noi, possiamo rivolgerci, pieni di fiducia a quel bénedetto Signore che ha anche le chiavi del cielo e che può riaprire per noi le porte di una comunione ineffabile con Dio.
No! Non abbiamo ragione di essere preoccupati o perplessi perché nel cammino cristiano, in tutto il cammino, sia in quello della santità che in quello del servizio siamo seguiti ed assistiti da un Salvatore Onnipotente che ha anche detto: “Io sono con voi in ogni tempo, fino alla fine del mondo.”“””
Sempre, in ogni luogo, in ogni circostanza Gesù è col credente che Lo ha accettato e che si è proposto, quale discepolo, di seguire Lui. Alla fedeltà del discepolo risponde, in misura celeste, la fedeltà e l’onnipotenza di un Salvatore che ha salvato, salva e salverà in ogni ora e da ogni situazione. Perciò cristiano, chiunque tu sia, fatti animo: Gesù, l’Onnipotente è con te!
Riepilogo: C’è un rifugio che non teme calamità e il timore fugge anche da colui che ci si ripara.