NON SAREMO MAI SOLI

di Agostino Masdea  – “…sopra tutte queste cose, rivestitevi dell’amore, che è il vincolo della perfezione. Colossesi 3:15 – La solitudine oggi è un vero problema sociale, considerata come una vera e propria malattia che può produrre danni devastanti nella vita degli esseri umani. Spesso le persone si isolano, rompono i rapporti con amici e familiari, solo perché per una certa forma di orgoglio preferiscono chiudersi in se stessi e soffrire, piuttosto che chiedere aiuto.

Le case farmaceutiche e gli specialisti del settore si arricchiscono sempre più, perché ogni giorno aumenta il numero delle persone depresse, che non hanno più nessuno con cui relazionarsi o comunicare. Così sono sempre tanti coloro che si rifugiano nell’alcol o negli psicofarmaci.

Come credenti non corriamo mai il rischio di restare soli per troppo tempo, perché la chiesa è formata da persone chiamate ad avere un rapporto speciale. Gesù disse ai discepoli: “Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri” Giovanni 15:17. “Gli uni, gli altri…” è un’espressione che troviamo più di sessanta volte nel Nuovo Testamento: “State in pace gli uni con gli altri.”; “Accoglietevi gli uni gli altri”; “Salutatevi gli uni gli altri”; “Servite gli uni gli altri”; “Sopportatevi gli uni gli altri.” “Esortatevi gli uni gli altri”; “Sottomettetevi gli uni gli altri”; “Consolatevi gli uni gli altri”.

La chiesa rappresenta il corpo di Cristo. Quando un corpo gode buona salute è perché tutte le sue membra non solo lavorano insieme, ma lavorano l’uno in funzione dell’altro. L’amore è la più grande delle virtù cristiane. Parliamo di quell’amore che “…soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa”. Quell’amore che “…non verrà mai meno” 1 Corinzi 13:7-8. Perciò, apprezziamo il dono della comunione fraterna, perché è uno dei più preziosi che arricchisce la nostra vita.      

Oggi, nella nostra preghiera chiediamo a Dio più amore, per amare di più sia Lui che i nostri fratelli.