TAGLIARE IL TRAGUARDO

di Agostino Masdea  –  “…corriamo con perseveranza la gara che ci è posta davanti, tenendo gli occhi su Gesù. Ebrei 12:2

Se prima dell’inizio delle olimpiadi di Tokio 2020 qualcuno avesse detto che un italiano avrebbe vinto i 100 metri piani nessuno gli avrebbe creduto. Eppure è successo: l’uomo più veloce del mondo è italiano e si chiama Marcell Jacobs. 

Lo scrittore della lettera agli Ebrei paragona la vita cristiana ad una corsa. Se dobbiamo fare un paragone efficace però, non possiamo pensare ai 100 metri, che il campione italiano ha percorso in soli 9 secondi e 80 centesimi. Dovremmo pensare piuttosto alla maratona, che è un’altra specialità dell’atletica leggera, e si svolge su una distanza di oltre 42 chilometri.  

È una corsa di grande resistenza fisica e mentale, di sofferenza e di perseveranza, e non è per tutti, in quanto la preparazione per questa corsa richiede un particolare allenamento, molto duro e faticoso. 

Tanti credenti vedono la vita cristiana come una romantica passeggiata, fatta di emozioni e contornata da benedizioni e suggestive esperienze. Ascoltano predicatori che assicurano prosperità, successo e infinito benessere, e si fanno un’idea alquanto singolare e illusoria di ciò che significa “correre la corsa”. E quando si svegliano da questo sogno rimangono delusi, scoraggiati e frustrati.    

La vita cristiana non è una scampagnata, e andare fino in fondo richiede, come dice il testo, perseveranza. Solo quando saremo al traguardo, guardando indietro potremo riconoscere quanto è stato fedele il nostro Dio a sostenerci, ad incoraggiarci e a darci nuove energie nei momenti di prova e di difficoltà.

II nemico suggerisce di abbandonare la corsa e ritirarci, ma Dio con la Sua grazia ci sostiene e ci incoraggia a non arrenderci. Se stai attraversando un periodo di lotta e di sofferenza cerca di tenere gli occhi fissi su Gesù, e chiedi a Dio la perseveranza e la forza per rimanere in gara, ed Egli certamente ti ascolterà.