SOLITUDINE

di Agostino Masdea  – Vi è mai successo di sentirvi soli? Nonostante le persone intorno a voi? È una sensazione che può creare un velo di tristezza, o di sentirsi scollegati dal resto del mondo o addirittura, purtroppo, diventare un’autentica malattia.

Personalmente a volte amo stare da solo, ma questo è qualcosa di diverso dalla solitudine. Ho avuto anche momenti di solitudine, di quel tipo che ti fa star male, ma grazie a Dio sono stati episodi e non situazioni permanenti

A volte ci possono essere gravi problemi familiari o di salute. Altre volte può essere il riacutizzarsi di ferite del passato o di traumi che sebbene lontani nel tempo, possono ancora spingerci verso un desiderio di isolamento, che ci porta a chiuderci in noi stessi.

Certo influisce molto il tipo di temperamento, ma un cristiano trova sempre il modo di non cedere alla solitudine. In ogni caso, quando il problema si acutizza, c’è bisogno di guarigione, una guarigione non fisica, ma spirituale. A volte è necessario l’aiuto di qualche consulente cristiano, ma è essenziale cercare sempre la connessione con Dio.

Dovunque siamo possiamo connetterci con Lui. La linea che ci collega al cielo non è mai occupata, e il Signore è sempre disponibile se lo cerchiamo. In uno dei salmi più belli di Davide, che si trovava in un momento di estrema difficoltà e di solitudine, e per salvare la sua vita dovette fingersi pazzo, scrisse che “il Signore è vicino a quelli che hanno il cuore rotto e salva quelli che hanno lo spirito affranto”. Salmo 34:18

Quando passiamo momenti così dobbiamo trovare del tempo da trascorrere con Dio. Gli amici sono importanti, i familiari ancora di più, ma a volte l’unico che ci può capire, che può comprendere il nostro stato d’animo e che è solidale con noi, è il nostro amico migliore, Gesù. Egli ci ripete: “Dimorate in me e io dimorerò in voi”.