di Agostino Masdea – “Se uno mi serve, mi segua; e là dove sono io, sarà anche il mio servitore; se uno mi serve, il Padre l’onorerà” Giovanni 12:26. – Cosa significa seguire Gesù? Noi cantiamo: “Sono deciso a seguire Cristo…” ma non tutti comprendono il significato di questa decisione, e non tutti sanno che seguire Cristo implica scelte coraggiose e radicali: “Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a sé stesso, prenda la sua croce e mi segua”. Matteo 16:24
La rinuncia non è mai facile, e neppure la scelta della croce, che non significa una malattia o convivere con persone antipatiche, ma tutta la sofferenza che può derivare dalla fedeltà a Cristo, come la persecuzione, l’opposizione dei familiari, le ingiustizie e quant’altro.
Eppure ci sono infinite e gloriose benedizioni nel seguirlo, e seguirlo diventa la priorità assoluta, anche se significa che ogni bene che possediamo, una casa, una macchina o altre cose terrene, non ci appartengono, non sono nostre, ma ci vengono affidate in amministrazione.
In Luca 9:57-62 incontriamo tre uomini diversi tra loro, che rappresentano ognuno delle categorie di persone. Due di loro chiedono a Gesù di poterlo seguire, mentre al terzo è Gesù che rivolge la chiamata a seguirlo.
Nel caso dei primi due, Gesù spegne il facile entusiasmo e li mette in guardia che il cammino non sarà affatto facile: “Le volpi hanno delle tane e gli uccelli del cielo hanno dei nidi; ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo”. E all’altro dice: “Nessuno, avendo messo mano all’aratro e voltandosi indietro, è adatto al regno di Dio”. A colui al quale Gesù chiede di seguirlo e che chiede tempo perché ha un padre da accudire fino alla sua morte, risponde che le priorità di chi vuole seguirlo, non sono i legami familiari ma il Regno di Dio.
Seguire Cristo vuol dire che Egli è tutto per noi, e desideriamo vivere come Egli visse, facendo, come Egli fece, la volontà del nostro caro Padre. Se scegli di seguirlo non ti pentirai mai di questa decisione.