di GEORGE VERWER – L’equilibrio spirituale è qualcosa che deve essere reale per ognuno di noi. Se uno ne comprende solo superficialmente i principi, allora egli ben presto troverà che essi non saranno in grado di sostenere il confronto col mondo secolare. È una mia profonda convinzione che il discepolato non è solo per operai a tempo pieno. Il discepolato è per ogni credente. Il discepolato non è solo per persone che stanno vivendo in una comunità cristiana. È per persone di ogni dove. Il discepolato non consiste in una serie di rigide regole. I principi del discepolato sono più flessibili e adattabili di quanto molti di noi osano ammettere. Un principio biblico preso all’estremo senza essere bilanciato dalle verità di un altro principio, può portare le persone alla frustrazione. Quest’ultima non guiderà mai alla realtà spirituale. Dobbiamo realmente avere un equilibrio nella nostra vita spirituale. Sento un gran senso di fallimento perché a volte non ho avuto il coraggio di parlare apertamente su ciò che credo che la Bibbia insegni in molti punti.
Vogliamo guardare insieme certe verità che sono profondamente scolpite nel mio cuore.
Altri gruppi
Abbiate forti convinzioni, ma siate flessibili e adattabili come una persona. Il discepolo, sebbene ha forti convinzioni, è flessibile e adattabile. Il suo scopo principale è amore. Quando egli si trova in una situazione in cui è apertamente in disaccordo su questioni secondarie ma vuole lottare, ostinarsi, esigere e fare prediche, l’amore lo trattiene. L’amore lo spingerà a pensare prima di parlare.
Molti di noi hanno sperimentato che la lingua corre più veloce del pensiero, e questo ci causa spesso parecchie difficoltà. Il vero discepolo, sebbene abbia forti convinzioni, è adattabile e flessibile. Spesse volte i messaggi che ascoltate costruiscono forti convinzioni su soggetti secondari. Se vi associate poi ad un altro gruppo, scoprirete che questi hanno differenti convinzioni. A meno che non siate flessibili, adattabili e che amiate, non sarete capaci di inserirvi facilmente in un’altra comunità. Molte volte ho pensato che mi sarebbe piaciuto lavorare nell’Esercito della Salvezza. Su molti punti essi pensano differentemente dalle mie convinzioni. Leggendo di loro mi venne un grande desiderio di lavorarci, nonostante le divergenze tra noi. Non c’è niente di sbagliato ad avere una forte convinzione, ma dovete comprendere di essere anche un apprendista. Senza quella flessibilità e adattabilità, le vostre convinzioni vi scaveranno la tomba. Questo è particolarmente vero nel pensiero di questo mondo.
Molte società missionarie che accettano offerte, rendono noti i loro bisogni. Io sono convinto dell’opposto. Ma se Dio mi unisce a un gruppo che la pensa in quel modo, non avrò problemi perché, pur essendo forte la mia convinzione, sarò flessibile. Ci sono molti esempi di uomini religiosi che hanno creduto diversa- mente. William Booth prese denaro da non convertiti e disse: «Lo laverò con le lacrime delle vedove e lo userò per la gloria di Dio». D. L. Moody disse: «Il diavolo lo ha avuto abbastanza, lo prenderò e lo userò per la gloria di Dio». Dio usò uomini di opposte convinzioni. C’è un uomo di Dio che è un autore ben conosciuto. Egli ci visitò sulla nave e durante la sua predica fumò una pipa per tutto il tempo. Sebbene egli crede ed agisce differentemente, è un uomo che è stato meravigliosamente usato da Dio.
Dio è così grande e così potente che vuole lavorare e sta usando persone nonostante i loro errori, le loro debolezze e anche con irrilevanti e particolari dottrine e idee.
Voi potete dire: «Altri possono, io no» e questo è certamente meglio che dire: «Non posso, perciò anche gli altri non possono», perché tale atteggiamento ci porta a giudicare gli altri, se essi agiscono diversamente.
Grandi progetti
Abbiate grandi progetti, ma accettate voi stessi compieta- mente. Molti messaggi sono stati dati sul soggetto dell’accettazione di sé, sebbene possano essere stati classificati con nomi differenti. Ma è anche molto plausibile per noi l’aver dimenticato o il non aver afferrato il messaggio anche se l’abbiamo ascoltato molte volte. Il diavolo è uno specialista nell’inganno. La nostra tendenza è quella di giudicare gli altri, vedere gli errori degli altri più che i nostri.
Ascoltando un potente messaggio tendiamo a vedere le debolezze altrui e pensiamo di essere esenti da errori, quando poi non è così. Possiamo avere più traguardi rispetto ad altri gruppi cristiani, ma questi traguardi da raggiungere possono farci nevrotici. Alcuni cristiani diventano nevrotici, perché aspirano a livelli di vita impossibili. I cristiani tendono ad aspirare a fantastici traguardi che li uccidono o li rendono stressati e scoraggiati da farli tornare indietro.
Con i nostri grandi progetti e gli alti scopi dobbiamo avere una completa padronanza di noi stessi. Dobbiamo avere quella profonda, intima pace, perché siamo accettati dal Signore, anche quando stiamo strisciando nel fango a causa dei nostri errori. È un difficile equilibrio da trovare e c’è un grande pericolo di nevrosi. Dobbiamo avere grandi traguardi. Aspiriamo all’alto. Fred Jarvis dice: «Il grande peccato dei cristiani non è il fallimento, ma il tendere troppo in basso». Dobbiamo tendere all’alto fin dove possiamo e con una completa accettazione di noi stessi. Anche quando facciamo un errore non autocommiseriamoci, e non ci lasciamo andare allo sconforto e alla disperazione, ma piuttosto manteniamo un vero equilibrio spirituale.