RISVEGLIATI ….

da un sermone predicato dal past. Agostino Masdea  nella chiesa di via Anacapri nel 1998.

i) E’ un appello che lo Spirito rivolge oggi alla Chiesa. E’ un appello per questo tempo indirizzato a ogni singolo credente. E’ una necessità impellente per il popolo di Dio, ed è una esigenza improrogabile per la vita della chiesa.

E la parola dell’Eterno fu rivolta a Giona, figlio di Amittai, dicendo: “Lèvati va’ a Ninive, la grande città e predica contro di lei, perché la loro malvagità è salita davanti a me”.  Ma Giona si levò per fuggire a Tarshish, lontano dalla presenza dell’Eterno. Così scese a Giaffa, dove trovò una nave che andava a Tarshish. Pagò il prezzo stabilito e s’imbarcò per andare con loro a Tarshish, lontano dalla presenza dell’Eterno. Ma l’Eterno scatenò un forte vento sul mare e si levò una grande tempesta sul mare, sicché la nave minacciava di sfasciarsi.  I marinai spaventati, gridarono ciascuno al proprio dio e gettarono in mare il carico che era sulla nave per alleggerirla. Intanto Giona era sceso nelle parti più recondite della nave, si era coricato e dormiva profondamente.  Il capitano gli si avvicinò e gli disse: “Che fai così profondamente addormentato? Alzati, invoca il tuo DIO! Forse DIO si darà pensiero di noi e non periremo”.  (Giona 1:1-6)

1. – E’ il desiderio di Dio espresso fin dai tempi più remoti, è e deve essere il desiderio di ogni vero credente che ama il Signore e crede nel Suo imminente ritorno.

2. – E’ l’incombete pericolo che muove lo Spirito di Dio a gridare nel cuore di ognuno di noi….”Risvegliati!” “Risvegliati tu che dormi…. E Cristo ti inonderà di luce!
Il tempo stringe; la luce della Parola brilla e illumina chi non vuole più vivere nelle tenebre dell’ignoranza, nell’oscurità del peccato, nella tomba della sonno. Ma qualcuno deve andare e annunciare la Parola. Giona invece preferisce andare in “vacanza”. E dorme nella stiva mentre la nave sta per affondare. Il capitano della nave lo chiama, lo scuote e parla con lui: “Che fai qui, dormi? Alzati…”

3. – E’ Dio che parla: La scrittura dice… non è l’esigenza di un uomo o il bisogno di una organizzazione. E’ Dio stesso che si rivolge a noi e ci dice “Risvegliati…” Alla chiesa di oggi dice: Sorgi, risplendi, perché la tua luce è giunta, e la gloria dell’Eterno Si è levata su te. Poiché ecco, le tenebre ricoprono la terra e una fitta oscurità avvolge i popoli, ma su di te si leva l’Eterno e la sua gloria appare su di te.

A . – I PERICOLI DEL SONNO

1. – Nonostante chi dorme sia vivo, egli non è sensibile al pericolo che si avvicina… inconsapevole e ignaro di cosa succede attorno a lui.

2. – Egli non sente più le parole pronunciate dai suoi familiari, non vede più nessuna scena, bella o brutta che sia, ed è incosciente della sua condizione o dello stato in cui si trova.

3. E’ inattivo: non lavora, non produce, non porta nessun frutto.

4. Molte persone muoiono perché dormono. Per un incendio, per incidenti stradali, per un malore…

Abbiamo già detto il risveglio a volte è fatale, è questione di vita o di morte. Una mamma può svegliare “dolcemente” il suo bambino per mandarlo a scuola; ma lo sveglierà “bruscamente” se la casa sta bruciando.

4. – Se vedessimo un uomo profondamente addormentato mentre la sua casa sta per crollare cosa faremmo???
Come mai alcuni stanno assistendo al crollo della loro stessa casa, del loro matrimonio, con impassibilità???
Come mai non sentiamo l’urgenza di “svegliare” i peccatori che sappiamo stanno precipitando nell’abisso??
Se non avvertiamo questa urgenza, se non facciamo questo nostro dovere, la risposta può essere una sola: forse anche noi stiamo dormendo!

C. – LA SVEGLIA

– La sveglia di Dio suona ancora stasera per noi: RISVEGLIATI, RISVEGLIATI… grida lo Spirito.

La Parola di Dio è la Sua sveglia: “Suona la tromba in Sion, dai l’allarme…” sta dicendo il Signore ai predicatori della Sua parola.

E’ fastidioso tutto questo… è meglio rimandare, dormire ancora un po’… ancora un po’… ancora un po’.. è così fastidioso il suono della sveglia, c’è ancora tempo… non è poi così tardi, dormire ancora un po’…  ancora… fino al letargo spirituale, e infine al coma.

Ma anche per chi è in coma c’è possibilità… c’è speranza, si studiano terapie e metodi per far “sentire” la voce dei familiari che vogliono “risvegliare” il paziente da quella triste condizione…. Si cerca in tutti i modi di risvegliarlo perché non è ancora morto. E Dio, è scritto nella Parola, “non trita la canna rotta e non spegne il lucignolo fumante.”

Ma da dove viene tutto questo sonno??? Perché in questo tempo è difficile restare svegli? Si può dormire di sonno naturale, ma anche di sonno forzato o imposto. Un sonnifero viene propinato a chi si vuol far dormire… e in questo tempo gli “agenti del nemico”, il ladro di ogni tempo, si introducono nelle case anche dei credenti per “spruzzare” gas soporifero, per versare sonnifero nei loro bicchieri, a intontire le menti dei figli di Dio con bevande “frizzanti” ma drogate….

Non starò qui a elencare i nomi di queste bevande, ma ognuno si guardi intorno e lasci che lo Spirito Santo faccia luce negli angoli più nascosti del cuore e della coscienza, affinché possiamo non essere ingannati, e possiamo sventare e smascherare le trame astute di satana ….
Il suo obiettivo in questo tempo è quello di tenere i cristiani storditi e intorpiditi nello spirito, come Giona, nel fondo di quella nave, mentre il mondo sta morendo.

D. – COME OSSA SECCHE

Ezechiele ebbe la visione di un grande risveglio: cap. 37 – “Possono queste ossa rivivere?” Possono essere risvegliati? La ragione umana, condizionata dal pessimismo e dal dubbio dice che ciò è impossibile, ma Dio dice:” “Profetizza a queste ossa e di’ loro: Ossa secche, ascoltate la parola dell’Eterno. Così dice il Signore, l’Eterno, a queste ossa: Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e voi rivivrete.

Il risveglio non è opera dell’uomo, è opera di Dio. E’ Dio, per mezzo della Sua parola che ci sveglia, che sensibilizza la nostra coscienza, che ci libera dal torpore religioso… RISVEGLIATI. E quel grido ci fa saltare giù dal letto, perché dal tono di voce che Egli usa capiamo che è un ordine perentorio: il pericolo è imminente, Risvegliati, il tempo per lavorare è poco, Risvegliati, il sole è già alto (Isaia 60:1-2) e tu cosa fai ancora dormendo? Come Giona in quella stiva… dormiva profondamente. Il capitano gli si avvicinò e gli disse: “Che fai così profondamente addormentato? Alzati, invoca il tuo DIO! In parole povere quel capitano è la sveglia per Giona: Risvegliati Giona, la nave sta per affondare e se tu dormi affonderai insieme alla nave.

Romani 13:11 E questo tanto più dobbiamo fare, conoscendo il tempo, perché è ormai ora che ci svegliamo dal sonno, poiché la salvezza ci è ora più vicina di quando credemmo.

Risvegliarsi vuol dire prendere di nuovo coscienza e consapevolezza dei propri doveri, delle proprie necessità, di cosa siamo chiamati a fare e a eseguire. Ossa secche: non potevano fare molto, ma quando si risvegliarono, perché lo Spirito entrò di nuovo in loro allora si alzò un grande e poderoso esercito.

E. – IL FRUTTO DEL RISVEGLIO
1. – Guardiamo nella Parola:

a) Per Mosè significò la fine di un tempo di inutilità per passare ad un tempo di grandi
avvenimenti guidati da Dio per la liberazione del Suo popolo..

b) Per Giosuè la fine di un pellegrinaggio estenuante in un deserto senza fine per passare alla conquista della terra promessa.

c) Per Gedeone la fine dell’oppressione dei Madianiti

d) Per il popolo d’Israele sempre fu l’inizio di periodi di vittoria sui nemici e di benedizioni
straordinarie.

e) Per il figliuol prodigo la fine delle sue sventure: non più guardiano di porci… e una nuova vita presso il Padre.

f) Per la chiesa primitiva la salvezza di intere moltitudini che trovarono in Cristo il loro
Salvatore. E questo straordinario fenomeno si è ripetuto nei secoli, fino ai nostri giorni… 

Siamo stanchi di un cristianesimo mediocre e senza frutto? Vogliamo vedere la gloria di Dio manifestata ancora in questi giorni? Risvegliamoci… Isaia 52:1-2 Risvegliati, risvegliati, rivestiti della tua forza, o Sion; indossa le tue splendide vesti, o Gerusalemme, città santa! Poiché non entreranno più in te l’incirconciso, e l’impuro. Scuotiti di dosso la polvere, levati e mettiti a sedere, o Gerusalemme; sciogliti le catene dal collo, o figlia di Sion che sei in cattività!

F. – IL RISVEGLIO CI RIPORTA AI VALORI DELLA CHIESA APOSTOLICA

– Erano perseveranti nell’insegnamento della Parola. La Parola era apprezzata, non giudicata… Oggi alcuni ascoltano la Parola e cercano solo di trovare l’errore, di giudicare il predicatore; è un tempo in cui, troppo spesso l’insegnante si sente alunno e l’alunno si erige a maestro. Tanti maestri… ma purtroppo maestri a se stessi. Verrà il tempo, infatti, in cui non sopporteranno la sana dottrina ma, per prurito di udire, si accumuleranno maestri secondo le loro proprie voglie…  Altri sono come quel terreno roccioso… alla fine del culto hanno già dimenticato. Altri ancora sono entusiasti, accettano la Parola con zelo… ma poi durante la settimana le spine soffocano ogni pianticella che il seme della Parola aveva fatto spuntare. Ma il fondamento del risveglio è la Parola…. E riscoprire il valore della Parola di Dio ha sempre determinato risvegli in ogni epoca del nuovo, del vecchio testamento e della storia della chiesa.

– Erano perseveranti nella comunione; si amavano e si cercavano; il mondo riconosceva che erano persone speciali, per l’amore che avevano gli uni per gli altri.

– Erano perseveranti nel rompere il pane… ogni giorno, di casa in casa. Ricordavano la morte del Signore, e questo atto li univa nello Spirito per essere un corpo solo e fare ogni cosa nel pari consentimento.

– Perseveravano nella preghiera: un risveglio è sempre preceduto e seguito da una chiesa che prega tanto. Il segno più evidente del letargo spirituale della chiesa oggi è la mancanza di preghiera. Di quanto poco interesse questo soggetto eserciti sui credenti. Le riunioni di preghiera sono disertate dai più, diventano  la cenerentola delle riunioni. Eppure dovremmo sapere che “il nostro combattimento non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori del mondo di tenebre di questa età, contro gli spiriti malvagi nei luoghi celesti.” E dovremmo sapere anche che le armi della nostra guerra non sono carnali, ma potenti in Dio a distruggere le fortezze…”   e questa battaglia si vince solo per mezzo della preghiera. Questa forza spirituale si ottiene solo nella preghiera. Quando i santi pregano, l’inferno trema, perché sa che il suo regno è in pericolo.

Conclusione:

– Vediamo i segni dei tempi: Gesù sta per tornare: le vicende del mondo ce lo attestano: guerre, rumori di guerre: conseguenze incalcolabili.

Peccato dilagante e ormai senza più freni o inibizioni di sorta.

Sette religiose e pseudoreligiose che avanzano e conquistano i posti più importanti della politica e dell’economia. Loro si che sono “risvegliati”…

– L’Islam si diffonde e si espande minacciosamente.

. Il terrorismo e la minaccia nucleare alimentano le paure e le ansie degli uomini.

– Come chiesa del Signore non possiamo restare inattivi, non possiamo “dormire” ma dobbiamo reagire al grido dello Spirito che ripete ancora: Risvegliati!

– Risvegliati Chiesa del Signore… alzati come un solo uomo e combatti per innalzare l’Evangelo di Gesù Cristo, unica speranza per questo mondo disastrato.

Sorelle e Fratelli cari, la nave di questo mondo sta per colare a picco! Non possiamo dire: “Si salvi chi può”, “ognuno pensi per se”. Gesù disse che chi  tenterà di salvare la sua vita la perderà. Ma chi la perderà per il Signore la guadagnerà.

  • – Aiutaci Signore a non dormire come Giona: che ci sia un vero risveglio nella nostra comunità e nella nazione.

  • – Che ognuno di noi sia coinvolto per portare un frutto eterno alla gloria di Dio, benedetto in eterno.