Risorgi e Splendi

di Agostino Masdea
Ieri sera, prima di recarmi in chiesa per la riunione di preghiera, ho dato un’occhiata ad uno dei tanti giornali online per sentire le ultime notizie sul Covid19. Dopo aver letto i numeri ho commentato: “le cose stanno andando peggio, mentre tutti ci aspettavamo che, dopo il lockdown di natale, andassero meglio”. 

Non è pessimismo il mio, ma semplice realismo. L’anno nuovo non ha portato nessun cambiamento rispetto alla situazione con la quale si è chiuso il vecchio. Le stesse ansie, le stesse incertezze, perché nessuno ha idea di quando finirà questa situazione che ha del surreale, né di quando potremo riprendere la vita normale.

Ieri sera in chiesa, proprio durante la preghiera, ho sentito di condividere con i presenti alcuni versi del capitolo 60 di Isaia. Promesse straordinarie, che è vero, sono rivolte ad Israele, ma che sentivo attuali e necessarie anche per la chiesa, per noi oggi, in questo tempo difficile.

“Sorgi, risplendi, perché la tua luce è giunta, e la gloria dell’Eterno si è levata su te.  Poiché ecco, le tenebre ricoprono la terra e una fitta oscurità avvolge i popoli; ma su di te si leva l’Eterno e la sua gloria appare su di te.  Le nazioni cammineranno alla tua luce e i re allo splendore del tuo sorgere.  Volgi i tuoi occhi tutt’intorno e guarda…

Vediamo da una parte la terra ricoperta di tenebre e le nazioni avvolte da una fitta oscurità, e dall’altra la chiesa che deve alzarsi, risplendere di quella luce che arriva dalla presenza del Signore e dalla Sua gloria manifestata.

Gesù disse che noi siamo la luce del mondo. Forse dovremmo smettere di aspettare che la situazione cambi, forse dobbiamo cominciare ad emanare luce per illuminare, dare speranza e aiutare coloro che vivono nelle tenebre.  

Possiamo sentire pace, invece che ansia, in mezzo a questa tempesta? Dove trovarla? Gesù ha promesso: “Io vi lascio la pace, vi do la mia pace; io ve la do, non come la dà il mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi”.  Giovanni 14:27

Una delle cose che più ci da fastidio in questa pandemia è il fatto che non abbiamo il controllo su nulla, neppure su alcuni aspetti della nostra vita; le nostre abitudini sono cambiate, siamo costretti a portare queste fastidiose mascherine e dobbiamo stare continuamente all’erta per non restare contagiati.

Se ci concentriamo su questi aspetti negativi rischiamo di perdere il controllo anche delle cose che invece possiamo ancora controllare…, correndo il rischio di soccombere.     

Ascoltiamo allora la voce del nostro cuore, che ci suggerisce di usare questo tempo per accumulare energia spirituale, perché la luce ci arriva solo da Dio, e possiamo vedere la gloria del Signore che si leva su di noi. Entriamo così nel “riposo do Dio”, dover sarà più facile capire cosa Dio richiede da ognuno di noi in un tempo come questo, e come, a prescindere se le cose migliorino o peggiorino, possiamo renderci utili per il Suo Regno.