QUESTIONE DI SOVRANITA’

di  A. W. TOZER  –  Se Dio governa il Suo universo secondo le Sue leggi sovrane, come può l’uomo avere il libero arbitrio? E se non può esercitare il libero arbitrio, come può essere considerato responsabile per la sua condotta? Non è forse un semplice burattino, le cui azioni sono stabilite da un Dio “dietro le scene” che muove i fili come Gli piace?

Il tentativo di rispondere a queste domande ha diviso nettamente la chiesa cristiana in due “partiti”, che hanno portato i nomi di due famosi teologi, Jacobus Arminio e Giovanni Calvino. La maggior parte dei cristiani si accontentano di entrare in uno dei due schieramenti, negando o la sovranità di Dio, o la libertà di scelta dell’uomo. Sembra possibile, però, riconciliare queste due posizioni senza fare violenza a nessuna delle due, anche se il tentativo potrebbe apparire difettoso ai partigiani dell’uno o l’altro schieramento.

CORONAEcco il mio punto di vista: Dio ha sovranamente decretato che l’uomo sarebbe stato libero di esercitare una scelta morale, e fin dal principio l’uomo ha eseguito quel decreto facendo la sua scelta fra il bene e il male. Quando sceglie di fare il male, egli non annulla quindi il sovrano volere di Dio, ma lo adempie, in quanto il decreto eterno non ha stabilito quale scelta l’uomo deve fare, ma che egli è libero di fare la scelta. Se nella Sua libertà assoluta Dio ha deciso di concedere all’uomo una libertà limitata, chi può fermare la Sua mano o dirGli, “Che fai?” Il volere dell’uomo è libero perché Dio è sovrano. Un Dio meno che sovrano non potrebbe elargire libertà morale alle Sue creature. Avrebbe timore di fare una tale cosa. Forse una semplice illustrazione ci può aiutare a comprendere. Una nave di linea parte da New York diretta a Liverpool. La sua destinazione è stata decisa dalle autorità pertinenti.

Nulla la può cambiare. Si tratta almeno di un pallido ritratto del principio di sovranità. A bordo della nave ci sono parecchi generi di passeggeri. Questi non sono incatenati, né le loro attività sono state decise da un decreto. Sono completamente liberi di muoversi intorno come desiderano. Possono mangiare, dormire, giocare, gironzolare sul ponte, leggere, parlare, del tutto come piace a loro; ma per tutto quel tempo il grande transatlantico li sta costantemente portando avanti verso un porto predeterminato. Libertà e sovranità sono qui presenti entrambe, e l’una non contraddice l’altra. E’ così, credo, per la libertà dell’uomo e la sovranità di Dio. La potente nave del disegno sovrano di Dio mantiene la sua rotta costante sul mare della storia. Dio muove non disturbato o intralciato verso l’adempimento di quei disegni eterni già da Lui prestabiliti in Cristo Gesù prima che il mondo fosse. Noi non conosciamo tutto quello che quei progetti includono, ma è stato svelato a sufficienza per darci un quadro generale delle cose a venire, e per darci una buona speranza e una salda promessa di futuro benessere.

Sappiamo che Dio adempirà ogni parola data ai profeti; sappiamo che un giorno i peccatori saranno spazzati via dalla terra; sappiamo che un gruppo redento entrerà nella gioia del Signore e che i giusti risplenderanno nel Regno del Padre loro; sappiamo che le perfezioni di Dio riceveranno ancora acclamazione universale, che tutte le creature intelligenti riconosceranno Gesù Cristo come Signore alla gloria di Dio Padre, che l’attuale ordine imperfetto sarà abolito, e nuovi cieli e nuova terra saranno stabiliti per sempre. Dio sta muovendo verso tutte queste cose con sapienza infinita e azione perfetta e precisa. Nessuno può dissuaderlo dal Suo proposito; nulla Lo fa deviare dai Suoi piani. Poiché Egli è onnisciente, non ci può essere alcuna circostanza o incidente imprevisto.

Poiché Egli è sovrano, non ci possono essere contro-ordini, né interruzioni alla Sua sovranità; e poiché Egli è onnipotente, non ci può essere alcuna mancanza di energia nel raggiungere i Suoi obiettivi prestabiliti. Per tutte queste cose Dio è sufficiente in Sé stesso. Nel frattempo, le cose non sono così lisce come questo veloce schema potrebbe suggerire.

Il mistero dell’iniquità è già all’opera. Entro il vasto campo della sovranità di Dio e del Suo volere permissivo, il conflitto mortale fra bene e male continua con furore crescente. Dio ha già la Sua via nel mezzo del turbine e della tempesta, ma turbine e tempesta al momento sono qui, e come esseri responsabili dobbiamo fare la nostra scelta nell’attuale situazione morale. Certe cose sono state decretate dalla libera decisione di Dio, e una di queste è la legge di scelta e conseguenze. Dio ha stabilito che tutti coloro che volontariamente si affidano al Suo Figlio Gesù Cristo in obbedienza e fede riceveranno vita eterna, e diventeranno Figli di Dio.

Ha anche decretato che tutti coloro che amano il buio e continuano nella ribellione contro l’alta autorità del Cielo rimarranno in uno stato di alienazione spirituale, e alla fine patiranno conseguenze eterne.

Restringendo l’intera questione in termini individuali, arriviamo a delle conclusioni vitali e altamente personali. Nel conflitto morale che infuria intorno a noi, chiunque è dalla parte di Dio, si trova dalla parte vincente e non può perdere; chiunque sta dalla parte opposta, sta con la parte perdente e non può vincere. Non ci sono altre possibilità, né si tratta di un gioco d’azzardo. C’è libertà di scegliere da che parte saremo, ma non libertà di negoziare le conseguenze della scelta fatta. Per la misericordia di Dio possiamo pentirci di una scelta sbagliata, e mutare le conseguenze facendo una nuova, giusta scelta. Al di là di questo non possiamo andare. L’intera questione della scelta morale ruota attorno a Gesù Cristo. Egli l’ha affermato in modo chiaro: “Chi non è con me è contro di me”, e “Nessuno viene al Padre, se non per mezzo di me”.

Il messaggio del Vangelo racchiude tre distinti elementi: un annuncio, un comando e una chiamata. Annuncia la buona notizia della redenzione compiuta in misericordia; comanda a tutti gli uomini in ogni luogo di ravvedersi; chiama tutti gli uomini ad arrendersi alle condizioni della grazia, credendo in Gesù Cristo come Signore e Salvatore.

Tutti dobbiamo scegliere se vogliamo obbedire al Vangelo, o respingerlo in incredulità rigettando la sua autorità.

La scelta è nostra, ma le conseguenze della scelta sono già state stabilite dalla volontà sovrana di Dio, e non c’è appello.

(da “Conoscere il Santo” di A.W.Tozer)

Fonte: “Grido di battaglia”