PREDICAZIONE SINCERA

di Agostino Masdea  –  “Noi non siamo infatti come quei molti che falsificano la parola di Dio; ma parliamo mossi da sincerità, da parte di Dio, in presenza di Dio, in Cristo”. 2 Corinti 2:17

Uno dei concetti biblici che ripeto spesso dal pulpito è simile a quanto Paolo sostiene in questo verso: Dio ama la sincerità! Il termine deriva dal latino “sine cera”, “senza cera”. Nell’antica Roma si stuccavano con la cera le statue di marmo riuscite male. Sembravano perfette, ma non lo erano. Per cui chi andava a compare una statua chiedeva che fosse “sine cera”,  cioè priva di manomissioni, compromessi o imbrogli.

La Parola di Dio si può predicare in due modi: con sincerità oppure falsificandola. È importante la motivazione che sta alla base della nostra predicazione e del messaggio che annunciamo. È evidente non solo da questa dichiarazione di Paolo, ma da tutto il contesto del Nuovo Testamento che allora c’erano in giro molti falsificatori della Parola. E se c’erano allora, figuriamoci oggi.

Credo che il modo più sfacciato di falsificare la Parola sia quello di usarla in modo strumentale, sfruttandola per i propri interessi, per il proprio successo o comunque per un vantaggio personale.

Oggi, purtroppo, la Parola di Dio è diventata un “prodotto”, e come tale viene “venduta”, con tecniche di marketing, usando metodi psicologici che puntano non alla salvezza e all’edificazione del corpo di Cristo, ma al successo personale, con il fine di diventare famosi e in certi casi anche ricchi. Paolo dichiara: non apparteniamo a quella categoria di persone che mistificano la Parola! Il nostro scopo è Cristo, non il prestigio o il guadagno.

La parola di Dio non dovrebbe mai essere usata per manipolare le persone o per approfittare della loro ingenuità e neppure per promuovere idee stravaganti e bizzarre, che certamente possono fare colpo su chi le ascolta, in quanto molti sono interessati più alle novità che alla verità, ma non sarebbe più “parola di Dio” ma qualcosa di falso, di insincero, in poche parole un inganno.