di Agostino Masdea – “tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno”. Romani 8:28
Molto tempo fa ho letto da qualche parte una “storia” che ancora ricordo; era quella di un pedone che si lamentava con gli altri pezzi della scacchiera. Anche se non sei un giocatore di scacchi dovresti sapere che il pedone è il pezzo meno importante, il più limitato nei movimenti. “Le regole di questo gioco sono ingiuste”, disse piagnucolando, “posso solo muovermi in avanti, e tranne la mia prima mossa, solo di una casella per volta”. “Non posso attaccare una pedina avversaria davanti a me, né accanto a me, né dietro di me, ma solo diagonalmente… Questo è veramente ingiusto!”
Il pedone desiderava essere una torre, un cavallo, o almeno un alfiere, e non accettava il fatto che il giocatore poteva considerarlo una “perdita minore” rispetto agli altri pezzi.
Un giorno, però, durante una partita, avanzò e passo dopo passo si ritrovò sulla prima fila dell’avversario: era diventato una regina. Grazie a questo, la partita fu vinta e il piccolo pedone comprese la lezione: di tutti i pezzi sulla scacchiera, solo i pedoni, insignificanti ed umili, hanno il potenziale di diventare una regina, il pezzo più forte di tutti.
Anche noi siamo come i pedoni. Davanti a tante persone ci sentiamo piccoli ed insignificanti, e per diventare più grandi pensiamo che dobbiamo avere molti soldi, beni materiali, fare carriere ed avere anche fortuna.
Ma per vincere la battaglia della vita non basta essere alfieri o regine. Abbiamo bisogno di tutti gli altri pezzi che lavorano insieme a noi, in quanto da soli non potremmo mai farcela; abbiamo bisogno cioè dei nostri fratelli e sorelle in fede, e poi dobbiamo avere un Re, e l’unico Re che vince è il Signore Gesù Cristo.
Non cerchiamo di essere indipendenti, perderemmo la battaglia. Gesù ha detto: “Senza me non potete far nulla”. La vera vittoria si trova nell’adempiere il disegno di Dio per ognuno di noi.