Cristo nostro tutto

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di A.B. Simpson  (1843 – 1919)    –   “Io sono del mio diletto e il mio amato è mio” (Cantico dei Cantici 6:3).

Se io sono del Signore allora il Signore è mio. Se Cristo mi possiede io possiedo Lui. E così la fede si deve estendere e reclamare la sua piena eredità e iniziare a utilizzare le sue grandi risorse. Momento per momento possiamo ora prendere Lui come nostra grazia e forza, nostra fede e amore, nostra vittoria e gioia, insomma come nostro tutto.  E se così facciamo troveremo che la Sua grazia è sufficiente per noi, e cominceremo ad imparare che dare tutto e come ricevere tutto. Sì, consacrazione è ottenere pienamente Lui  al posto della nostra miserabile vita.  Ci sono, infatti, due aspetti in questo. Ci sono due persone nella consacrazione. Una di loro  è il caro Signore stesso.  “E per loro santifico me stesso, affinché essi pure siano santificati in verità. ” Egli dice.  Nel momento in cui ci consacriamo a Lui, Egli stesso si consacra a noi, e da allora in poi, tutta la forza della Sua vita, l’amore e il potere eterno, sono dedicati a mantenere e completare la nostra consacrazione, e di fare meglio e più nella nostra vita consacrata. Chi non vuole dare se stesso a un  Salvatore così ? Sicuramente lo faremo oggi stesso, prima dandogli noi stessi e poi dargli ogni momento che verrà, per essere riempiti ed usati da Lui.