di BOB GASS – “Poi cominciarono a discutere su chi di loro fosse il più grande” (LUCA 9:46) – Parlando del segreto dell’umiltà, la Bibbia racconta: “Poi cominciarono a discutere su chi di loro fosse il più grande. Ma Gesù, conosciuto il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo pose accanto e disse loro: «Chi riceve questo bambino nel nome mio, riceve me; e chi riceve me, riceve Colui che mi ha mandato. Perché chi è il più piccolo tra di voi, quello è grande»” (w. 46-48). Che cos’é all’opera in questo episodio? Uno spirito egoista.
Fino a quando continuerai a servire solo per farti notare, non godrai della vera approvazione di Dio. Il Suo “ben fatto” é l’unica cosa che conti. La capacità di servire “dietro le quinte” e di farlo con gioia contagiosa, proviene dall’essere coscienti che, alla fine, il tuo servizio sarà riconosciuto e ricompensato da Colui la cui opinione é l’unica che conti. Perché Gesù coinvolse un bimbo quel giorno? Per tre motivi:
1) I bambini sono, per natura, disposti all’apprendimento. È evidente che smettendo d’imparare, cessa il processo evolutivo della mente! Quando non vuoi ascoltare, Dio non avrà più nulla da dirti. “Il cuore dell’uomo intelligente acquista la scienza, e l’orecchio dei saggi, la cerca” (Proverbi 18:15).
2) I bambini si fidano. Quando si promette qualcosa a un fanciullo, egli crede e si aspetta che la parola sia mantenuta. “È meglio rifugiarsi nel SIGNORE che confidare nell’uomo” (Salmi 118:8).
3) I bambini hanno un cuore tenero. “Infine, siate tutti… pieni di amore fraterno…” (1 Pietro 3:8). Nelle Sacre Scritture il simbolo che raffigura lo Spirito Santo é, una delicata colomba bianca. Questa raffigurazione non è casuale perché è uno sprone che ci invita a conservare un cuore tenero e ricettivo all’opera Sua.