di BOB GASS – Il salmista scrive: “Sono come il passero solitario sul tetto” (Salmo 102:79). Il tuo nido è stato spazzato via dalla tempesta? Hai perso il compagno di una vita? Questo è qualcosa che riguarda Gesù. I discepoli non sempre capivano il loro Maestro, tant’è che , in un’occasione, avevano discusso su chi, tra loro, fosse il più grande. Non furono in grado di pregare con lui nell’ora più buia; Lo abbandonarono. Gesù sulla croce gridò: “…«Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?»” (Matteo 27:46). Circola una storia che fa sorridere ed è quella di una donna che, dopo aver appoggiato un paio di pantaloni sulla sponda del letto, prega intensamente in questo modo: “Padre che sei in cielo, . Ci fa sorridere, è vero, ma, seriamente, la solitudine può essere devastante per il nostro spirito. I giovani si chiedono se troveranno mai la persona giusta con cui formare una famiglia, mentre, gli anziani, temono di ritrovarsi soli al termine della vita. Dio sapeva quanto Adamo, da solo, fosse incompleto, quindi non solo creò Eva, ma li fece incontrare e unire. Ebbene, può fare lo stesso con noi e qualora fossi vedovo o scapolo e desiderassi trovare l’anima gemella, non essere ansioso.
Il Signore dice: “lo so dove tu abiti. (Apocalisse 2:13). Dio conosce il tuo nome, la tua dimora e ogni dettaglio che ti riguarda, ma, sopratutto, Egli interessa a te! Un ultimo pensiero: a volte la solitudine non è assenza di affetti ma di direzione; non la mancanza di persone care, ma di obiettivi. Inizia, pertanto, ad interessarti agli altri; rispondi a un bisogno che nessun altro vede, metti ogni cura in questo e osserva come la tua stessa situazione inizierà a migliorare.