di Elisabeth Elliot – Alcuni anni fa ho parlato ad un gruppo di donne in Florida di Gesù Cristo come il “Signore di tutte le stagioni”. L’argomento era stato scelto da loro, e mi sono sentita, come al solito, provata intorno alla traccia che dovevo dare al mio discorso. Durante la settimana precedente, con Lars avevamo scoperto che tutte le ventotto belle nuove (e molto costose) finestre che avevamo installato nella nostra nuova casa erano difettose. Ero ansiosa per molte cose – la salute di mia madre, il mio nipote in arrivo, un nuovo word processor che non ero abbastanza sicura di essere capace di usare, e (ahimè!) un dente che sembrava cadere. Una variegata lista di cose di cui preoccuparmi.
Ma Gesù è morto per me! Egli è risorto e tornerà di nuovo! Egli mi ha dato un’eredità che è “incorruttibile, incontaminata e immarcescibile” (1 Pietro 1:4) e un regno che è incrollabile (Ebrei 12.28). Questo è il Vangelo. Ha qualcosa a che fare con finestre che non chiudono bene, computer, nipoti, o denti? Beh, ho detto a me stessa, se non ha niente a che fare, non hai nessuna competenza di alzarti davanti a quelle donne e aprire la tua bocca. Se non posso ringraziare, confidare e adorare il Signore in ogni “stagione,” di fronte a qualsiasi sequenza di fatti che toccano la mia vita, io non sono una vera credente. È qui, nel mio angolo della terra di Dio, che mi sono assegnate le mie lezioni alla Scuola della Fede.
P.S. Successivamente: Le finestre furono riparate, ma poi abbiamo visto che anche tutte e quattro le porte esterne avevano bisogno di essere riparate. Dio non aveva ancora finito con noi.