di Elisabeth Elliot – Non siamo sempre in grado di controllare gli eventi, ma possiamo controllare il modo in cui rispondiamo a essi. Quando accadono cose che ci sgomentano o ci sconvolgono, dovremmo guardare a Dio per capirne il significato, ricordando che Egli non è mai colto di sorpresa e che i suoi piani non possono essere ostacolati. Quello che Dio cerca sono persone che lo adorano. Il nostro sguardo di fiducia nei Suoi confronti, anche se pieno di domande, Lo glorifica.
Uno dei testimoni della crocifissione era un centurione per il quale la scena non rappresentava di certo una novità. Egli aveva visto parecchi criminali essere crocifissi. Ma la risposta di quest’Uomo, affisso lì sulla croce, era completamente diversa da quella degli altri, fatto che fece immediatamente capire al centurione che Egli era innocente. Al posto di disperarsi per un’ingiustizia così terribile oppure di prendersela con Dio che poteva evitarla, la Sua risposta fu quella della lode (Luca 23:47).
E questa è la nostra prima responsabilità: glorificare Dio. Di fronte ai sconvolgimenti e alle tragedie più gravi della vita, la risposta di un cristiano fedele è la lode: non per il male stesso, questo è certo, ma per ciò che Dio è e per la certezza ultima che un disegno è in corso di realizzazione per coloro che Lo amano.