Meditazione del giorno: Quando si parla di sacrificio?

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di Theodore Epp  –  Leggere 2Samuele 24:18-25  –  Il Signore, non solo placò la peste, ma attraverso Gad Egli istruì Davide a costruire un altare nell’aia di Arauna il Gebuseo (1 Cronache 21:18).  Il Signore fu molto preciso riguardo alla costruzione dell’altare e non lasciò alcuna alternativa a riguardo.

Dio scelse questo posto ben preciso, e non ne specifica il perché in questo capitolo di 2 Samuele, bensì più avanti in 2 Cronache 3:1, dove troviamo questa dichiarazione: “Salomone cominciò a costruire la casa del Signore a Gerusalemme sul monte Moria, dove il Signore era apparso a Davide suo padre, nel luogo che Davide aveva preparato, nell’aia di Arauna, il Gebuseo”.

Se Davide fosse stato un uomo avido ed egoista, avrebbe di certo visto questa opportunità  come un modo per soddisfare il volere di Dio senza alcun costo per sé stesso.

Poiché Israele era fortemente colpita dalla peste, Davide avrebbe potuto tranquillamente accettare, dato che in questo momento difficile un uomo ricco offriva la sua aia per costruire un altare, animali e grano per le offerte.

Ma Davide si rifiutò di portare davanti a Dio qualcosa che non gli fosse costato nulla. “Ma il re rispose ad Arauna: “«No, io comprerò da te queste cose per il loro prezzo e non offrirò al Signore, al mio Dio, olocausti che non mi costino nulla». Davide comprò l’aia e i buoi per cinquanta sicli d’argento” (2 Samuele 24:24).

Che stupenda lezione per noi: una cosa è far parte di un consiglio o di un comitato che prende le decisioni per gli altri, mentre, è diverso quando noi stessi dobbiamo prendere decisioni che ci riguardano personalmente.

Non è un vero sacrificio al Signore se doniamo qualcosa che non ci è costato nulla.

“Sacrificio gradito a Dio è uno spirito afflitto; tu, Dio, non disprezzi un cuore abbattuto e umiliato” (Salmo 51:17).