di F. B. MEYER – “ Se l’occhio tuo è sano, anche tutto il tuo corpo è illuminato.” (Luca 11:34). – Se avrete trascorso un periodo tenebroso, questo passo ve ne rivelerà la ragione. Il vostro occhio non è stato puro. Una visione poco retta, una distorsione spirituale, vi hanno impedito di discernere le indicazioni della volontà di Dio, che altrimenti vi sarebbero apparse chiare come la luce del giorno. Dobbiamo essere molto guardinghi nel giudicare i nostri scopi. Quando per la grazia di Dio siamo stati liberati dalla forma più rozza del peccato, siamo pur sempre soggetti al subdolo lavorio del nostro “io” nelle ore più belle e più sante. Esso avvelena i nostri scopi, insinua la rilassatezza nella proficuità del nostro lavoro, bisbiglia adulazioni seducenti al nostro orecchio compiacente e devia lo spirito dal suo proposito santo, come le masse di ferro fanno deviare l’ago della bussola sulle navi che solcano l’oceano.
Finché c’ è il pensiero di un vantaggio personale, finché esiste qualche idea di acquistare lodi e favori umani, o qualche pensiero di ingrandirsi, sarà proprio impossibile di ricercare il disegno di Dio a nostro riguardo. Bisogna risolutamente chiudere la porta a tutte queste voci, se vogliamo udire la voce sommessa della volontà di Dio. Le luci che si incrociano con quella di Dio devono essere escluse, se vogliamo vedere le pietre preziose di “Urim e Thummim” brillare con i “sì” di Dio e oscurarsi con i suoi “no”.
Domandate allo Spirito Santo di darvi un occhio puro e di ispirare nel vostro cuore un solo scopo: quello che animava il nostro Signore e gli permetteva di dire, mentre riesaminava la sua vita: “Io ti ho glorificato sulla terra”. La parola d’ordine della nostra vita sia: “Gloria a Dio nei luoghi altissimi”. Allora tutto il nostro essere sarà pieno di luce; non avendo una parte oscura, esso sarà come una lampada accesa che illumina intorno a sé.