di F.B.MEYER – “Io ti ammaestrerò e ti insegnerò la via per la quale devi camminare” Salmo 32:8. – Questa è la promessa che Iddio fa a tutti coloro le cui trasgressioni sono perdonate, i cui peccati sono stati cancellati, e che hanno acquistato la sensibilità per poter scorgere il più piccolo sintomo della Sua volontà, meglio di quello che possa fare il mulo con il morso. “Riconoscilo in tutte le tue vie ed Egli appianerà i tuoi sentieri”. Proverbi 3:6. Abbiamo una parola sicura sulla quale contare, se solo adempiamo alle condizioni richieste, senza lasciarci influenzare dal nostro personale modo di vedere.
“Ed il Signore ti guiderà del continuo” Isaia 58:11. E’ impossibile credere che Egli possa guidarci, se non crediamo che Egli possa farlo sempre. Perché i grandi avvenimenti della vita influiscono su di essa in ogni particolare. Un sassolino può alterare il corso di un fiume. Un granel di senape, una volta cresciuto, può determinare la caduta della pioggia
sopra un continente. Ci viene così richiesto di cercare una Guida che abbracci tutta la vita nei suoi molteplici aspetti.
“Io sono la luce del mondo; chi mi seguita non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” Giovanni 8:12. Questo passo sembra rivolto a coloro che vagano nel deserto. Il Maestro promette di essere per tutte le anime fedeli che vanno in pellegrinaggio verso la Città di Dio, quello che fu la nuvola per il popolo d’Israele nella sua marcia verso la Terra Promessa. Questi non sono che esempi. Il complesso delle Sacre Scritture ne è pieno, ed essi scintillano come le stelle che guidano i viaggiatori nelle tenebre. I Profeti possono ben riassumere l’eredità dei servi di Dio dicendo della Città Santa: “ Tutti i tuoi figliuoli saranno discepoli del Signore e grande sarà la pace dei tuoi figliuoli”.
Eppure, a qualche anima timida e provata potrà sembrare che, sebbene tutti coloro che la Parola di Dio menziona, siano stati aiutati da Dio, essa sia stata invece lasciata sola. Potrà sembrarle di essere stata posta davanti a problemi che la riempiono di perplessità, di essere stata messa faccia a faccia con i misteri della vita; e, ansiosa di sapere cosa fare, potrà sembrarle che nessun angelo le appaia per istruirla. Alcuni danno la colpa alla loro poca intelligenza. La loro mente è ottusa. Non sanno afferrare il senso di quello che Dio vuole, mentre è così chiaro per gli altri. Sono tanto preoccupati dalla paura di sbagliare, che non sanno più comprendere quello che è giusto. “Chi è cieco se non il mio servo, e sordo come il messo che io invio? Chi è cieco come colui che è mio amico, cieco come il servo del Signore? “. Cosa avviene con i nostri bambini? Uno è tanto svelto, che ha bisogno solo di una piccola spinta per capire quello che deve fare; un altro è più tardo, non può capire subito ciò che si vuole da lui. Farete conoscere solo a quello più pronto ciò che volete? Non prenderete l’altro sulle ginocchia, e cercherete di rendergli chiare le cose che deve capire? Il dispiacere di quel piccolo essere, ansioso di comprendere per poter ubbidire subito, non crea con voi un legame quasi più forte di quello che può creare l’altro? Oh! fanciulli stanchi, perplessi, timidi, credete nel grande amore di Dio, appoggiatevi su di Esso nella certezza che Egli supplirà alla vostra ignoranza, verrà incontro ai vostri bisogni, prenderà “gli agnelli in braccio, se li torrà in seno e condurrà pian piano le pecore che allattano”.
Vi sono varie istruzioni pratiche alle quali dobbiamo attenerci per poter penetrare il pensiero del Signore.