Meditazione del giorno: La morte peggiore

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di Warren Wiersbe  –  Leggere Salmo 69:1-12  –  Tempo fa mi trovai a parlare dalla morte con un mio vicino e usai l’argomento come opportunità di evangelizzazione. Discutemmo su quale fosse il modo più brutto per morire e alla fine della conversazione gli dissi: “forse il modo più brutto per morire sarebbe quello di rimanere intrappolati nelle sabbie mobili e morire soffocati”.

Davide, spiritualmente parlando, provò quel tipo di esperienza: “Salvami, o DIO, perché le acque sono giunte fino alla gola. Sono affondato in un profondo pantano e non trovo alcun punto d’Appoggio; sono giunto in acque profonde, e la corrente mi travolge” (vv. 1, 2). Sarà di certo terribile rimanere bloccati nelle sabbie mobili e Davide, infatti, venne travolto da un’ondata che lo coprì completamente. Cosa fece? Egli agì come ogni cristiano dovrebbe agire.

Per prima cosa, aspettò: “Sono stanco di gridare, la mia gola è riarsa; i miei occhi si consumano nell’attesa del mio DIO” (v. 3). “Non siano confusi per causa mia quelli che sperano in te, o Signore, Eterno degli eserciti; non siano svergognati per causa mia quelli che ti cercano, o DIO d’Israele” (v. 6). Davide sapeva che la situazione era sotto il controllo di Dio. Si, egli gridò a Lui affinché lo soccorresse. Non c’è nulla di sbagliato in questo, ma nel frattempo Davide aspettò.

Secondo, egli pianse: “Ho pianto affliggendo l’anima mia col digiuno, ma ciò mi ha causato disonore” (v. 10). La parola disonore è usata molto spesso in questo Salmo, (questo è un Salmo messianico che parla del disonore che Gesù ha patito per noi). Non c’è niente di sbagliato nel piangere soprattutto quando la sofferenza ci fa stare male e molte situazioni distruggono il nostro cuore. Davide aspettò e pianse sapendo che Dio stava portando a termine la Sua promessa.

Terzo, egli osservò: “Non siano confusi, per causa mia, quelli che sperano in te, o Signore, Dio degli eserciti! Non siano coperti di vergogna per causa mia, quelli che ti cercano, o Dio d’Israele!” (v. 6). In altre parole Davide dice: “non importa ciò che accadrà a me, ma non voglio essere un problema per gli altri”. Per tutto il Salmo Davide diventa sempre più come il Signore. Quando ti ritrovi arenato nei tuoi problemi, aspetta, piangi e osserva Dio operare.

Quanto ti senti come bloccato fra le sabbie mobili, puoi fare qualcosa in più del solo gridare al Signore. A volte Egli permette che le situazioni difficili della tua vita facciano si che tu ti rivolga a Lui. Aspetta Dio, ammetti che Egli ha tutto sotto il Suo controllo. Dai a Lui tutti i pezzi del tuo cuore rotto e osservaLo operare per te. Tu puoi e devi dipendere dalla Sua fedeltà.