Meditazione del giorno: Indecisione

di Elisabeth Elliot –   E’ davvero triste vedere i giovani di oggi sprecare il loro tempo andando dietro a cose futili. Non sono mai “davvero certi” dell’università da frequentare, in cosa specializzarsi, con chi condividere la stanza, che carriera intraprendere, se sposarsi e con chi, se avere figli o meno dopo il matrimonio, cosa fare nel momento in cui li avranno, se trasmettere loro certi valori (come se il solo fatto di pensarlo significhi quasi aver già trasmesso un certo valore al bambino).  Garry Trudeau, autore del cartone animato “Doonesbury”, ha notato questa indecisione della società odierna. In un episodio troviamo protagonista un giovane durante un colloquio con il presidente di una compagnia pubblicitaria.

“Quindi vuoi diventare un pubblicitario, eh ragazzo?” dice il presidente. “Bene, credo di si signore”, risponde il ragazzo. “Cioè, non posso esserne certo, ovviamente, ma credo che valga la pena provare, voglio dire, per vedere se la cosa andrà bene, se sentirò che è la strada giusta per me e… ecc…”.

Credo che non ci sia nulla di nuovo in merito al tema dell’indecisione. Riguardo all’incertezza Giacomo scrisse nella sua epistola che il rimedio contro di essa è la fiducia. Egli ci dice di chiedere a Dio saggezza se non sappiamo cosa fare. “Ma la chieda con fede senza dubitare, perché chi dubita è simile all’onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e là.  Non pensi infatti un tal uomo di ricevere qualcosa dal Signore, perché è un uomo dal cuore doppio instabile in tutte le sue vie” (Giacomo 1:6-8).