Il secondo miglio

–  di WATCHMAN NEE  –  “Se uno ti costringe a fare un miglio, fanne con lui due”.  (Matteo 5:41)    –    Un fratello nel Sud della Cina aveva un campo di riso nel mezzo della collina. In tempo di siccità egli impiegava una ruota ad acqua, azionata da un cilindro, per sollevare l’acqua dal torrente d’irrigazione fin sul suo campo. Il suo vicino aveva due campi sotto al suo, e una notte aprì una breccia sull’argine divisorio e prosciugò tutta la sua acqua. Quando il fratello riparò la breccia e azionando la pompa fece scorrere più acqua, il suo vicino fece ancora la stessa cosa, e questo accadde due o tre volte. Sicché egli consultò i suoi fratelli. “Io ho cercato di essere paziente e di non fare come lui”, disse, “ma è giusto?” Dopo che essi ebbero pregato insieme su questo, uno di loro fece rilevare, “Se noi cerchiamo soltanto di fare le cose giuste, sicuramente siamo cristiani molto mediocri; dobbiamo fare qualcosa di più di ciò che è giusto”. Il fratello fu molto impressionato. Il mattino dopo egli pompò acqua per i due campi di sotto e nel pomeriggio pompò acqua per il suo campo.
Dopo questo l’acqua si fermò nel suo campo. Il suo vicino fu così sorpreso di fronte a questa sua azione che incominciò a chiedersene la ragione, finché, a tempo debito, anch’egli trovò Cristo. “Giusto o sbagliato” è il principio dei pubblicani (versetto 46). Non quello, ma essere simile a Lui, deve governare la nostra vita.