di Warren Wiersbe – “Fa’ del bene a Sion per la tua benevolenza edifica le mura di Gerusalemme.Allora prenderai piacere nei sacrifici di giustizia, negli olocausti e nelle offerte da ardere interamente, allora si offriranno torelli sul tuo altare” (Salmo 51:18-19)
Uno degli elementi della maturità spirituale è quello di realizzare l’abominio del peccato. Esso non fa che portare rovina. William Culbertson era solito parlare delle tragiche conseguenze di un peccato perdonato. Per esempio, Davide venne perdonato da Dio, ma suo figlio morì, Absalom e Amnon furono uccisi. Dio perdona i nostri peccati, nella Sua grazia Egli ci perdona, ma questo non ci rende immuni dalle conseguenze. Ciò che seminiamo oggi lo raccoglieremo domani e Dio permette tutto questo. La tentazione non è peccato ma lo diventa se la
coltiviamo e cediamo ad essa. Il peccato spesso è il risultato di un susseguirsi di situazioni che accadono una dietro l’altra. Davide affrontò diverse fasi che lo portarono poi a peccare.
Primo, depose la sua armatura (II Sam. 11). Indossi la tua armatura spirituale? (Efesini 6). La si indossa solo attraverso la preghiera. Abbiamo bisogno di andare al Signore ogni mattina e indossare l’armatura. Secondo, Davide non stava riguardando a Dio, ma stava guardando Bathsheba. Dobbiamo assicurarci che il nostro corpo appartenga a Dio. Dopo aver indossato la nostra armatura presentiamoci interamente a Lui (Romani 12:1). Terzo, Davide non si presentò a Dio, né pregò. La nostra carne è debole e più maturiamo nella vita cristiana più il peccato diventa subdolo, quindi, dobbiamo stare in guardia. Quarto, Davide era solo perché non stava più avendo comunione con i santi. Quando dipendiamo completamente dalle nostre forze, di solito falliamo. Quinto, Davide ignorò la parola di Dio. La Parola di Dio ci mantiene puri. Ed infine, Davide non si affidò allo Spirito, al contrario noi abbiamo bisogno di cedere allo Spirito. Se lo faremo vinceremo sul peccato.
Impegniamoci a memorizzare questi sei punti ed a leggere Efesini 6. Non facciamo gli stessi sbagli di Davide. Facciamo in modo da non coltivare mai la tentazione perché altrimenti finiremo per cedere al peccato. Meditiamo la Parola di Dio, ubbidiamo ad Essa e proteggiamo il nostro cuore con la Sua verità. Restiamo in comunione col Signore.