di George H. Warnock – “Infatti egli fu crocifisso per la sua debolezza; ma vive per la potenza di Dio”. 2 Corinzi 13:4
Che fetore deve aver riempito l’atmosfera quando il sangue scorreva senza limiti dagli altari ebraici, e la carne dei tori e capre veniva consumata sull’altare degli olocausti! Ma Dio disse che l’offerta sull’altare degli olocausti era per Lui come “un profumo soave.” Che fetore deve essere stato per le narici degli uomini quando videro il Figlio di Dio morire come un criminale sul monte Calvario! Ma Dio guardò giù quel giorno e sentì un “dolce profumo soave” da quell’incomparabile olocausto che ha veramente deliziato il suo cuore.
E l’unico motivo per cui Egli sentiva un “profumo soave” nelle offerte del passato era sempre perché prevedeva il giorno in cui il suo proprio Figlio sarebbe diventato l’unico Sacrificio che avrebbe posto fine a tutti gli altri e segnato la fine del peccato. Per questo è stato il vero Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo. L’issopo è un arbusto umile, e Dio deve chinarsi in basso ad sentire il profumo del Calvario. E grandi uomini sempre al Calvario hanno trovato grazia ai suoi occhi umiliandosi e abbassandosi per poter anche loro condividere quello stesso profumo.