di R.C. SPROUL – Una ricerca condotta da George Gallup Jr. (sondaggista americano – n.d.t.) ha rivelato una sorprendente tendenza nella nostra cultura. Secondo Gallup, l’evidenza sembra indicare che non ci sono modelli chiari di comportamento che distinguano i cristiani dai non cristiani nella nostra società. Sembra che tutti marciamo allo stesso ritmo di tamburi, guardando ai mutevoli standard della cultura contemporanea come base di un comportamento accettabile. La nostra unica norma etica sembra essere ciò che fanno tutti gli altri.
Questo modello può emergere solo in una società o in una chiesa in cui la legge di Dio è stata eclissata. La parola stessa “legge” sembra avere un suono sgradevole anche nei nostri circoli evangelici.
Proviamo un esperimento. Leggete i versi del Salmo 119 che trovate alla fine di questa breve meditazione. Provate a mettervi nei panni dello scrittore ed empatizzare con lui. Provate a sentire ciò che egli provava quando scrisse queste righe migliaia di anni fa.
Vi fa pensare ad un cristiano moderno? Sentiamo oggi parlare di desiderio struggente per la legge di Dio? Sentiamo i nostri amici esprimere gioia e delizia per i comandamenti di Dio? E voi, desiderate con passione la legge di Dio? Esprimete gioia e diletto per i Suoi comandamenti?
Salmo 119:97: ” Oh, quanto amo la tua legge! È la mia meditazione di tutto il giorno. “
Salmo 119:11-12: “Ho conservato la tua parola nel mio cuore per non peccare contro di te. Tu sei benedetto, o Signore; insegnami i tuoi statuti”.
Salmo 119:131: “Apro la bocca e sospiro, per il desiderio dei tuoi comandamenti.