di Charles E. Cowman | “Nello stesso modo anche lo Spirito sovviene alle nostre debolezze, perché non sappiamo ciò che dobbiamo chiedere in preghiera, come si conviene, ma lo Spirito stesso intercede per noi con sospiri ineffabili. (Romani 8:26, 27).
Questo è il mistero profondo della preghiera. Questo è il delicato meccanismo divino che le parole non sono in grado di interpretare, e che la teologia non può spiegare, ma che il più umile credente conosce anche quando non lo comprende.
Oh, i pesi che amiamo portare e non possiamo capire! Oh, gli inarticolati sospiri del nostro cuore per cose che non possiamo comprendere! Eppure sappiamo che sono un’eco dal trono e un sussurro dal cuore di Dio. E’ spesso un gemito piuttosto che una canzone, un peso piuttosto che un emozionante volo. Ma è un peso benedetto, ed è un gemito il cui sottofondo è lode e gioia indicibile. Si tratta di “un sospiro ineffabile.” Non sempre riusciamo ad esprimere noi stessi, e a volte non comprendiamo di ciò che Dio sta pregando in noi, per qualcosa che ha bisogno del suo tocco e che Egli conosce.
Così possiamo solo spandere completamente il nostro cuore, il peso del nostro spirito, il dolore che ci schiaccia, e sapere che Egli ci ascolta, ci ama, ci capisce, ci accoglie, ed Egli separa dalla nostra preghiera tutto ciò che è imperfetto, ignorante e sbagliato, e presenta il resto, con l’incenso della grande Sommo Sacerdote, in alto davanti al trono; e la nostra preghiera è stata ascoltata, accettata ed esaudita nel Suo nome. – (AB Simpson)
Non è sempre necessario parlare con Dio o sempre ascoltare da Dio, per avere comunione con Lui; c’è una comunione inarticolata più dolce delle parole. Il bambino può sedersi tutto il giorno accanto a sua madre impegnata nel suo lavoro, e anche se entrambi pronunciano poche parole, ed entrambi sono impegnati, lui assorto dai suoi giochi, e lei dal suo importante lavoro, entrambi però sono in perfetta comunione. Lui sa che lei è lì, e lei sa che è tutto va bene. Così i figli di Dio e il Salvatore possono andare avanti per ore nel silenzio in una comunione di amore, ed essi essere occupati nelle cose più comuni, e tuttavia consapevoli del fatto che ogni piccola cosa che fanno è toccata dal carattere della sua presenza, e dal senso della Sua approvazione e benedizione.
E poi, quando sono pressati da pesi e problemi che sono troppo complicati da esprimere in parole e troppo misteriosi per dirli o comprenderli, quanto è dolce lasciarsi andare nelle Sue braccia benedette, e semplicemente piangere sul dolore che non si può esprimere a parole.