
7 Giugno 2013 – di JONI EARECKSON TADA – Ci dà un po’ fastidio, vero? Non vogliamo che niente ci sia nascosto. Specialmente le cose che riguardano da vicino la nostra vita. Tutti vogliamo i fatti e i dettagli del progetto di Dio sulla nostra scrivania. È gloria di Dio nascondere le cose.
Considera la vita di Amy Carmichael. Andò in India nel 1895, senza sapere che quel Paese sarebbe diventato la sua patria, e i bambini dell’india la sua famiglia. Non sapeva neppure che molte ragazzine, belle e intelligenti, erano portate via dalle loro case e addestrate per servire nei templi e soddisfare le voglie degli uomini nell’ambito dei culti alle divinità indiane. Apprese di questa terribile usanza quando una bimba di sette anni, fuggita dal tempio, fu portata a casa sua. Da quel giorno il Signore mise nel cuore di Amy il desiderio di salvare quelle bambine dalla rovina morale, e insegnare loro a fare la volontà del Padre Celeste.
Tuttavia, all’inizio del suo ministerio, la signorina Carmichael scivolò in una fossa, rimanendo permanentemente offesa a una gamba. Per i successivi vent’anni rimase a letto, senza quasi mai lasciare la sua stanza. La mattina dell’incidente aveva pregato: “Signore, fa’ qualsiasi cosa perché io possa servirTi meglio”. L’incidente fu la risposta. Nel suo isolamento, Amy scrisse tredici libri che hanno benedetto generazioni di persone sofferenti in tutto il mondo.
È gloria di Dio nascondere le cose.
“Esponiamo la sapienza di Dio”, scrisse Paolo ai Corinzi, “una sapienza misteriosa e occulta che Dio aveva innanzi ai secoli predestinata a nostra gloria” (I Corinzi 2:7).
È un bene glorioso sapere che il tuo Padre mette errori nel guidare o nel permettere tutto c cammino della tua vita. È gloria di Dio nascondere le cose.
È nostra gloria fidarci di Lui, per qualsiasi cosa!