Mediatazione del giorno: Chiamata alla leadership

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di BOB GASS  –  Quando Dio chiama a un ruolo di responsabilità, è in pratica impossibile trovare gratificazione in qualunque altra attività. Rivolgendosi a Paolo così parlò: «…alzati e sta in piedi, perché per questo ti sono apparso: per farti ministro …». Ecco che cosa richiede la chiamata al ministero:

1) Competenza. Devi essere consapevole dei doni ricevuti per incanalare ogni energia su ciò che può essere maggiormente fruttuoso. Questo significa riconoscere i propri limiti e aiutare altri a capire. Per farlo però, devi essere sicuro di te stesso.

2)  Coraggio. Scott Peck disse: “Le persone più abili nel propor­si, sono quelle pronte a soffrire prima di giungere al traguardo ma, al tempo stesso, sono le più motivate. Le guide migliori non sono, necessariamente, le più intelligenti e creative, bensì quelle disposte ad assumersi responsabilità agendo per prime, perciò: “… sii molto forte e coraggioso …” (Giosuè 1:7).

3)  Chiarezza. La visione per il tuo futuro può esserti interamen­te svelata in un attimo ma i passi per realizzarla sono rivelati nel tempo. Non permettere che una delusione possa paralizzarti. Ti siano ben chiari gli obiettivi, anche se non conosci i dettagli.

4)  Sii pronto a imparare da chi ha più esperienza di te. Senza un buon maestro, non metterai a frutto il tuo potenziale. Qualo­ra pensassi d’imparare tutto dalla tua esperienza … buon lavo­ro, perché dovrai vivere più a lungo di Matusalemme!

5)  Carattere. Potresti essere una guida pur non possedendo questa qualità, ma non sarai mai un punto di riferimento. Il ca­rattere dà l’autorità morale di raggruppare persone e risorse per realizzare uno scopo. Il talento che ti ha dato, ha il poten­ziale di farti giungere ove il solo carattere non ti potrebbe so­stenere. Al solo pensiero di questa certezza dovresti piegare le tue ginocchia.