di L. SCHONEMANN – Che potenza missionaria aveva la Chiesa Primitiva! La prima comunità era composta di 120 membri soltanto. Ma avvenne in seguito, dopo la Pentecoste, che in un solo giorno si aggiunsero alla Chiesa tremila persone e più tardi altre cinquemila.
Secondo un punto di vista umano, l’opera missionaria dei primitivi apostoli era destinata a naufragare, ma essi erano i prodi combattenti della Croce di Cristo Gesù. Pietro parlò al popolo d’Israele nel Nome di Dio e chiese loro di ravvedersi. Rese pure noto che Iddio, sovvertendo i programmi e le decisioni degli uomini, aveva risuscitato Cristo dai morti e Lo aveva innalzato, facendolo sedere alla Sua destra (Atti 2:23-25).
Consideriamo anche Stefano come e con quale coraggio affrontò i suoi nemici: «Gente di collo duro ed incirconcisi di cuore e d’orecchi, voi contrastate sempre allo Spirito Santo; come fecero i padri nostri, così fate anche voi. Qual dei profeti non perseguitarono i padri vostri? E uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete stati i traditori e gli uccisori» (Atti 7:51 – 52). Pietro e Giovanni furono accusati e menati davanti al Sinedrio; in seguito furono anche sferzati, minacciati e vietato loro di parlare del nome di Gesù. «Ed essi se ne andarono dalla presenza del Sinedrio, rallegrandosi di essere stati reputati degni di essere vituperati per il nome di Gesù. Ed ogni giorno, nel tempio e per le case, non cessavano di insegnare e di annunziare la buona novella che Gesù è il Cristo» (Atti 5:41-42). L’Apostolo Paolo diceva: «Vorrei essere io stesso anatema, separato da Cristo, per i miei fratelli» (Romani 9:3). «L’amore di Cristo ci costringe» (2 Corinti 5:14). Gesù era il tutto per questi uomini: il loro Amico, Pastore, Re, Signore e Sommo Sacerdote. Nel Suo Nome essi operavano e per la Sua Opera essi erano pronti a morire.
Qual era il segreto della loro forza?
Qual era il segreto della loro audacia e delle loro vittorie? CRISTO IL VIVENTE ERA NEL MEZZO DI LORO! Essi non conoscevano soltanto un Cristo storico, un Cristo sepolto, ma anche un Cristo RISORTO E VIVENTE. Essi sapevano che Cristo era nel mezzo di loro ed operava tramite loro. Per lo Spirito Santo, Gesù abitava nei loro cuori ed operava miracoli e prodigi. Egli parlava con loro e loro con Lui; tramite il Suo Spirito erano condotti e guidati. Il Cristo crocifisso che sulla Croce del Golgota era stato vituperato e maltrattato «viveva ora in mezzo ai Suoi»! Non è forse vero che ai nostri giorni noi conosciamo le parole di Gesù, ma ne rinneghiamo la potenza? Noi conosciamo piuttosto il Crocifisso, il Sepolto, anziché IL VIVENTE E IL RISORTO! Il nostro Maestro non ha Egli detto: «Ecco io sono con voi in ogni tempo fino alla fine del mondo»? (Matteo 28:20). Non ci ha Egli promesso lo Spirito Santo, il Consolatore, che dimorerà in noi in perpetuo? Possiamo noi affermare oggi: Credo allo Spirito Santo? Il segreto della Chiesa Primitiva stava nella potente esperienza della «pienezza» dello Spirito Santo. La promessa fatta da Giovanni il Battista si era adempiuta in loro: «Colui che viene dietro di me vi battezzerà con lo Spirito Santo e col fuoco» (Matteo 3:11). Essi dunque camminavano nella potenza di questo Spirito e nella potenza di questo Spirito testimoniavano.
Le parole di Gesù non hanno forse più alcun valore per noi? Non è forse Gesù morto per noi? Non è Egli lo stesso ieri, oggi ed in eterno? Non ha anche oggi valore quella parola che dice: «A voi ed ai vostri figliuoli è fatta la promessa»? (Atti 2:39). Il fuoco della Pentecoste aveva trasformato i cuori di quella sacra schiera! Consideriamo che ancora dopo la resurrezione erano radunati a porte chiuse per tema dei Giudei. Ma consideriamo in seguito, dopo la Pentecoste, quando infiammati dal fuoco santo di Dio andarono per le strade della città, senza timore né spavento. Erano uomini trasformati! Il fuoco di Dio era sceso nella loro vita; avevano ricevuto la promessa del Padre; Dio era con loro e lo Spirito Santo abitava in loro.
Solo il fiume può rendere fruttifero il deserto.
Un pezzo di ferro è scuro e freddo. Riscaldato ad un certo grado di calore diventa quasi rovente; se si continua poi a riscaldarlo, esso diventa simile al fuoco e tutto ciò che viene a contatto con esso si riscalda e si incendia. Ciò che la potenza del fuoco compie su di un semplice pezzo di ferro, lo Spirito Santo della Pentecoste lo compie sul popolo di Dio. Questo fuoco trasforma ed infiamma i cuori! Non vi è più alcun dubbio che quello che manca oggi alla Chiesa è: LA BENEDIZIONE DELLA PIENEZZA DELLO SPIRITO. L’opera di Dio non può essere compiuta o svolta senza la potenza dello Spirito Santo. Dio aspetta ed è pronto a dare il Suo Spirito a tutti coloro che glielo chiedono con fede per la preghiera. E la Sua volontà che ogni credente sia ripieno dello Spirito Santo. Le condizioni che Egli detta sono però immutabili ed hanno perciò valore in ogni tempo: «LO SPIRITO SANTO È DATO A COLORO CHE GLI UBBIDISCONO!». Sangue e fuoco vanno assieme; Golgota e Pentecoste sono inseparabili. Lo Spinto Santo entra solo in quei cuori che sono stati «purificati» col prezioso sangue di Gesù! I discepoli credettero alla promessa del Padre e perciò aspettarono per 10 giorni sull’alto solaio di Gerusalemme. Essi attesero con fede, con prontezza d’animo, d’uno stesso sentimento. E lo Spirito Santo scese su di loro e li rivestì di quella potenza celeste che permise loro, in ogni tempo, di rifiutare ogni sorta di compromessi.
Il Fuoco di Dio cadrà su quell’olocausto che Gli è stato consacrato.
Rileggiamo insieme la promessa che Gesù fece ai Suoi discepoli prima di ascendere al cielo: «Voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà sopra voi e mi sarete testimoni». (Atti 1:8). Afferriamo la promessa di Dio • preghiamo e chiediamo con fede; siamo pronti ad adempiere le condizioni ed a pagare il prezzo. Ciò di cui il mondo ha bisogno oggi e Gesù Cristo! L’Evangelo è l’unica speranza per un mondo morente e che perisce. L’umanità travagliata dei nostri giorni può trovare solo in Gesù la risposta adatta e la soluzione sicura dei suoi angosciosi problemi. Il compito maggiore di tutti noi è quello d’annunziare Cristo e di essere Suoi testimoni. Possa il Signore trovarci quali Suo fedeli servitori nel giorno in cui Egli verrà. Amen.