“…affinché discerniate le cose eccellenti e possiate essere puri e senza macchia per il giorno di Cristo”. Filippesi 1:10
– di Agostino Masdea. – La preghiera di Paolo per i credenti di Filippi partiva dal suo cuore. Il suo desiderio era che quei credenti non solo fossero ripieni dell’amore di Dio, ma anche dotati di quella sensibilità spirituale e di quella conoscenza che li potesse rendere credenti maturi.
Nel verso dieci Paolo indica il motivo di questa petizione: “Affinché discerniate le cose eccellenti…”. Il che significa la capacità di analizzare le cose e avere l’intelligenza di fare le scelte giuste. Di scegliere cioè le cose che hanno un vero valore.
Ogni giorno siamo chiamati a fare delle scelte. A volte difficili, a volte complicate, a volte necessarie. Spesso scegliamo ciò che è buono, ma Dio vuole metterci in grado di scegliere non solo ciò che è buono, ma ciò che è migliore. Si, so che non è facile, ed è per questo che dobbiamo pregare.
Immaginate la vetrina di un negozio dove qualcuno si divertisse a spostare il cartellino del prezzo da un articolo all’altro. Potrebbe ingannare molti, perché qualcosa di economico sembrerebbe avere un alto valore, e viceversa. Questo è il mondo! Il mondo disprezza i valori veri e sceglie le cose di poco valore, a volte anche buone, ma non eccellenti. Raccogliamo l’esortazione di Paolo ai Romani a non adattare la nostra mentalità ai costumi e alle usanze di questo mondo, ma lasciamo che la Parola di Dio rinnovi ogni giorno la nostra mente. Solo così saremo in grado di capire qual è la volontà del Signore, cioè tutto ciò che è buono, perfetto e gradito a Lui. (Romani 12:1-3)
Oggi non trascurare di leggere la Bibbia, non trascurare la preghiera, perché questo tipo di discernimento viene dalla conoscenza e dalla comprensione della Parola.