LE CROCI ECONOMICHE NON HANNO ALCUN VALORE

di Edwin Raymond Anderson. – Un amico era da poco tornato da un viaggio d’affari in America Centrale. Mentre eravamo insieme a cena, gli chiesi: “Che cosa ti ha colpito di più in questo viaggio?” Abbozzò un sorriso, serrò le labbra pensandoci un attimo, e rispose: “Beh, te lo posso dire in due parole: Le croci economiche”. Lo fissai sorpreso, “Croci economiche?!? Che cosa vuoi dire?”

“Arrivai in questo luogo mentre era in corso una delle loro feste religiose più importanti,” mi disse. “Dovunque guardavo, in qualsiasi direzione volgessi il mio sguardo, vedevo croci – croci di tutti i tipi, di tutte le dimensioni, in tutte le strade c’erano croci, dalle più preziose alle più casarecce. Più tardi venni a sapere che era stato imposto alle persone di portare o di tenere bene in vista una croce in quel giorno speciale.

“Beh, non potrò mai dimenticare quando svoltando su una strada laterale vidi venire verso me un piccolo carretto, tirato pigramente da un asino, guidato da un altrettanto assonnato rigattiere. Aveva un solo tipo di prodotto da vendere, e il carro era carico solo di quel prodotto. Erano croci di legno, ammucchiate insieme a casaccio. Ciò che mi ha colpito è stata l’insegna in cima al mucchio. Diceva, ‘CROCI ECONOMICHE.’ Ovviamente in quel luogo c’era una religione di convenienza, ed eglicollina_delle_croci stava facendo la sua parte per soddisfarla… ”

Croci economiche.” Penso che possa essere scritto su un bel po’di ciò che passa per attività religiosa in questi giorni! Molte persone desiderano una fede che non costi troppo o che comunque non incida troppo sul loro portafoglio. Ma è sempre bene ricordare che ciò che è senza costo è anche privo di potenza, per quanto allettante il prezzo di acquisto possa essere.

Cerchiamo di non applicare questo principio solo al mondo perduto. Lo Spirito Santo vuole suscitare nei cristiani la ricerca di questa stessa, scomoda, tagliente verità. C’è un prezzo personale, un costo elevato connesso alla fede in Cristo. In questi ultimi giorni è più che necessario che ognuno di coloro che sono stati acquistati con il Suo sangue, entrino più profondamente nella sincera dichiarazione di Davide: “No, io non offrirò all’Eterno, il mio DIO, olocausti che non mi costino nulla”. (2 Samuele 24:24). Forse è necessario un lungo e fermo esercizio di cuore, e molto incoraggiamento dallo Spirito Santo, prima che Davide raggiunga questa vetta.

Questo è un giorno di facile comoda, e carnale negligenza. Il desiderio delle persone di ottenere “qualcosa per niente” ci sta condannando, portando molti a cercare percorsi piacevoli e sentieri laterali spianati piuttosto che la chiara, elevata linea del dovere cristiano. Abbiamo bisogno di guardare a lungo e con amore verso il Calvario, di volta in volta, per imparare che semplicemente non possono esserci croci a basso costo. Dobbiamo guardare a costo infinito di “una così grande salvezza.” Ecco il Benedetto nell’atroce battaglia del Getsemani, il cui sudore diventa “come grosse gocce di sangue,” e gridare al Padre: “Non la Mia volontà, ma la Tua sia fatta!”

Abbiamo bisogno di tornare alla figura del Salvatore che Paolo presenta: “Cristo Gesù, il quale, essendo in forma di Dio, non considerò qualcosa a cui aggrapparsi tenacemente l’essere uguale a Dio, ma svuotò se stesso, prendendo la forma di servo, divenendo simile agli uomini; e, trovato nell’esteriore simile ad un uomo, abbassò se stesso, divenendo ubbidiente fino alla morte e alla morte di croce. “ (Filippesi 2:6-8)

Lì al Calvario l’amore raggiunge il suo apice, lì la grazia abbraccia la massima estensione della sua gloria, lì la misericordia esalta se stessa oltre ogni misura. Quando il Figlio si presentò al Calvario, Egli stava dimostrando il costo insondabile della redenzione. E anche oggi lo Spirito Santo presenta la potenza della Croce come una persuasione penetrante per conquistare la nostra completa e totale fedeltà.

Abbiamo bisogno di sperimentare la potenza della Croce nella nostra vita continuamente. Il privilegio di camminare con Dio non deve essere disprezzato. Non vi è alcun desiderio naturale nel cuore dell’uomo di guardare alle sofferenze della Croce o di prendere la propria croce personale ogni giorno e seguire il Salvatore, ma quando restiamo sopraffatti dal prezzo che ha pagato per redimerci, gridiamo insieme a Paolo, “Ma quanto a me, non avvenga mai che io mi vanti all’infuori della croce del Signor nostro Gesù Cristo, per la quale il mondo è crocifisso a me e io al mondo.” (Galati 6:14).

Lo Spirito è sempre al lavoro in noi, togliendoci agi, comodità e compiacenze al fin di renderci volenterosi a portare la nostra croce. Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio sicuramente non risparmierà noi dal più duro tipo di giudizio se noi risparmiamo noi stessi in qualche modo dall’arrenderci completamente.

Non ci sono croci a basso costo per coloro che camminano con Dio sulla strada della santità.