di Agostino Masdea – “Accostandovi a lui, come a pietra vivente, rigettata dagli uomini ma eletta e preziosa davanti a Dio, anche voi, come pietre viventi, siete edificati per essere una casa spirituale (1 Pietro 2:4-5).
Hai mai sentito qualcuno parlare male della chiesa? Come? Lo hai fatto anche tu? Non dovremmo mai fare come gli israeliti nel deserto: vedere solo difetti e cose che non vanno bene… e poi lamentarci, o peggio, criticare. L’immagine biblica della chiesa è quella di un edificio, una casa in costruzione. Non è finita, non è perfetta, è un cantiere aperto dove ogni giorno si lavora per cercare di edificare.
Gesù un giorno disse: “Io edificherò la mia chiesa” (Matteo 16:18), ma non stava parlando di cattedrali o palazzi, parlava di persone. Nel testo di oggi vediamo come l’Apostolo Pietro, a cui il Signore aveva rivolto queste parole, ci dice che la Pietra angolare, la Pietra fondamentale, è Cristo. Ed è Pietra vivente. Poi continua dicendo che anche noi siano “pietre viventi”. Con queste pietre Egli costruisce la Sua chiesa.
Ricordo quando mio padre in campagna faceva dei muri per creare delle terrazze dove coltivare gli ortaggi. Usava pietre, incastonate tra loro senza malta, ed erano di varie forme e dimensioni. Ognuna occupava il suo posto e combaciava con quelle adiacenti in modo perfetto.
Anche il Signore non usa mattoni per edificare la Sua chiesa, usa pietre viventi, come te e me. Nella Sua chiesa siamo tutti diversi: per cultura, per condizione sociale, per caratteristiche, per le nostre individualità. Il Maestro prende queste pietre, le smussa, le prepara e poi le inserisce nell’edificio. Non lamentarti se le altre pietre sono diverse da te, pensano in modo diverso da te o non ti assomigliano: sono proprio le varie diversità la ricchezza della chiesa.
La chiesa è composta da persone imperfette, che il Signore deve ogni giorno santificare. Solo quando saremo nel cielo saremo perfetti, e quindi di conseguenza la chiesa sarà perfetta. Non mormoriamo dunque, ma chiediamo al Signore di lavorarci, perfezionarci e incastonarci insieme alle altre pietre.