di FILIPPO WILES – «Perché avete paura, o gente di poca fede?» In un mare burrascoso ove le onde infuriate dal vento coprivano la barca, sembra una domanda ingiusta ed illogica. Che altro potevano fare quegli uomini terrorizzati se non gridare? Eppure Colui che domanda non provoca inutilmente perché Egli è amore.
Come i discepoli, così tutte le persone, compresi i credenti, talvolta sono schiavi della paura. C’è chi ha paura della malattia: ogni epidemia ed ogni sintomo di male sono causa di preoccupazioni. A qualcuno lo spettro della prematura morte di un parente stretto lo induce a pronosticare la sua propria morte prematura: così morirò anch’io. Altri al solo pensare d’essere d’aggravio un domani ai loro parenti temono la vecchiaia. Molti sono spaventati da ogni sinistro rumore, da ogni telegramma o suono di campanello, da ogni ritardo nell’arrivo di un figlio o del marito, e si pensa al peggio. A questo funesto elenco bisogna aggiungere la paura del buio, della notte, del nuovo lavoro, degli esami, del viaggio in aereo (forse per qualcuno in treno o in macchina) e mille altri timori quotidiani.
La paura è un tiranno spietato e crudele che sferza la sua vittima e paralizza la volontà nel servizio cristiano, e ruba la gioia della comunione con Dio. La paura non si limita ai nostri rapporti con gli uomini ma si manifesta maggiormente nei rapporti degli uomini con Dio, malgrado la loro riluttanza di ammetterlo. Per la paura l’uomo nella parabola dei talenti non ne guadagnò altri ; e Adamo per la paura si nascose da Dio. Il Cristiano è stato liberato dal timore della morte che lo teneva soggetto a schiavitù (Ebrei 2, 15), e del giudizio e dalla condanna per i suoi peccati. L’accusatore ti accusa? Certo ogni tentativo è manipolato dall’avversario per farci ricadere nella paura inducendoci, se ciò fosse possibile, a dubitare l’efficacia della potenza del sangue di Cristo. Chi accuserà gli eletti di Dio? Iddio è quel che li giustifica ; Chi sarà quel che li condannerà? Cristo Gesù è quel che è morto … è risuscitato … ed intercede per noi. Non abbiamo ricevuto uno spirito di timidità, ma di forza e d’amore e di correzione (2 Tim. 1.7). Il piano di Dio distrugge la paura. Paolo servendosi dell’immagine di uno schiavo liberato e riconosciuto pubblicamente quale figlio adottivo del suo padrone, in conformità con le leggi romane, adopera tale esempio per descrivere una liberazione e adorazione ben più nobile che non ha pari : Poiché non avete ricevuto lo spirito di servitù per ricadere nella paura; ma avete ricevuto lo spirito d’adozione per il quale gridare: Abba! Padre! Non vi è alcuna condanna per chi confessa i suoi peccati e li abbandona, perché in Cristo c’è ampia redenzione e perdono.
La liberazione nello spirito agevola la liberazione nei nostri rapporti con gli uomini e con il mondo. Eppure quanti che leggono queste righe sono vinti da vari timori? Il puerile timore di fare una magra figura non permette che tu alberghi degli angeli » (Ebrei 13.1, 2)? La paura del domani con l’aumento spaventoso del costo della vita ti porta a privare il Signore della decima e delle offerte? La presenza di estranei paralizza tutte le buone intenzioni di testimoniare per Cristo?.
Perché avete paura, o gente di poca fede? Nella domanda stessa troviamo la risposta. E’ chiaro che la paura approfitta della poca fede. Se ciò è vero, potremmo dedurre che più fede significherebbe meno paura e fede completa escluderebbe addirittura la paura. Sia ben chiaro che quanto è stato detto non danneggia minimamente il timore di Dio, quella riverenza dovuta alla Sua maestà, che è il principio della sapienza. Ce un menefreghismo che non ha nulla a che fare con i credenti. Anzi il nostro timore di Dio rafforza la nostra fede nel Suo amore e la Bibbia dichiara che l’amore perfetto caccia via la paura.
Non ve uomo che non conosca la paura; anche i grandi santi di Dio. Perfino Daniele, «l’uomo grandemente amato», rimase tutto tremante davanti alla visione celeste. Giuseppe temette davanti allo stato interessante di Maria, Pietro temette prima di recarsi nella casa di Cornelio, Paolo temeva a Corinto e via dicendo, ma il messaggio della Bibbia in ogni tempo è: non temere! Diciamo perciò, per la nostra fede in Cristo: Non temerò male alcuno perché Tu sei meco.