di G.Campbell Morgan – Noi scegliamo per primi; Dio sceglie per secondo. La storia dimostra, e il futuro lo verificherà, che le vie di Dio sono migliori delle nostre.
Il primo Adamo fallì, il secondo Adamo ebbe successo. Il primo figlio di Adamo (Caino) fu un assassino, il secondo (Abele) fu un martire. Il primo figlio di Abramo (Ismaele) era nato dalla carne, il secondo (Isacco) fu scelto da Dio. Isacco scelse il primogenito (Esaù), Dio scelse il secondogenito (Giacobbe). Giacobbe desiderava dare al primogenito di Giuseppe (Manasse) la benedizione più grande, ma il secondo (Efraim) fu fatto erede.
Non il primo capo d’Israele (Mosè) poté entrare nella terra promessa, ma il secondo (Giosuè) guidò il popolo di Dio in essa. Non il primo re di Israele (Saul) fu secondo il cuore di Dio, ma il secondo (Davide). Non il primo patto della legge porta la salvezza, ma il secondo (Ebrei 10:9). Non il primo apostolo (Pietro) fu scelto per fare discepoli di tutte le nazioni, ma l’Apostolo Paolo.
Al tempo della prima venuta del Messia (Gesù Cristo), noi facevamo con lui ciò che desideravamo. Alla seconda venuta Dio farà ciò che vuole. I redenti di Dio serviranno Dio e Cristo nei nuovi cieli e nella nuova terra, dopo che il primo cielo e la prima terra saranno passati.
La via di Dio non è soltanto migliore; è l’unica via per la benedizione. L’uomo ha fallito e fallirà sempre senza lo Spirito di Dio. Se noi non operiamo mediante il suo Spirito, noi falliremo completamente.
Dov’è la tua fede?
Questa è una domanda se vista in relazione alle circostanze nella quale fu fatta. La storia riguarda l’attuazione della potenza di Dio in aiuto a coloro che si rivolgono a lui nell’angoscia e che vengono poi ripresi per questa angoscia.
È una strana e pur bella storia che ci rivela la tenerezza del Suo cuore e la Sua alta passione per coloro che gli appartengono. È probabile che la loro angoscia fosse più che personale. Il pronome “noi” nel loro gridare “Maestro, noi periamo” includeva lui come anche loro.
Se quella barca fosse andato a fondo, la Sua missione, le loro speranze e le grandi opere che Egli avrebbe chiamato a fare sarebbero state vanificate. A quel grido, con dolcezza e forza, per amor loro, Egli immediatamente rispose trasformando una tempesta in bonaccia, provando loro ciò che era sempre vero, che “nessun’acqua può inghiottire la nave dove giace il Maestro dell’oceano della terra e del cielo”.
Poi Egli chiese loro: “Dov’è la vostra fede?” riprendendoli per la loro mancanza di fede e mostrando loro il suo desiderio che essi si confidassero in Lui a tal punto da rimanere tranquilli anche in mezzo a circostanze inquietanti. Quanto spesso noi siamo ansiosi circa le opere del Signore! Nell’ora della tempesta, noi pensiamo che ogni cosa stia per perire. Allora Egli ci dice: “Dov’è la tua fede?”