
Dal giornale “LA SICILIA” del 6 Novembre 2012 – IO SCAPESTRATO, SALVATO DALLA FEDE – “Ero un calciatore… modello: pensavo ai soldi, alle donne d’altri e alle serate in discoteca”. Adesso Ciro Capuano, soprattutto da ieri, è una persona nuova. Il ’’vecchio” Ciro si è immerso, alle nove della sera, nella vasca battesimale nella «Missione Paradiso», il progetto sociale e di fede portato avanti dal compagno di squadra Nicola Legrottaglie. Un battesimo, quello di Capuano, annunciato nell’edizione di ieri, e portato a compimento con l’emozione di una nutritissima platea di fedeli e amici del calciatore campano (c’erano anche Biagianti, Doukara, Potenza), scortato soprattutto dalla compagna. Capuano ha raccontato una storia forte quanto un improvviso pugno allo stomaco:
«Sette anni fa, a Bologna, io e Legrottaglie eravamo compagni di squadra, a volte scapestrati. Ho ritrovato, qui, un altro uomo. La mia vita, invece, non era cambiata. Non vivevo un momento favoloso, l’anno scorso. Un anno e mezzo fa io e la mia compagna ci eravamo lasciati. Mi ero innamorato di un’altra persona. Colpa mia, ma a volte facciamo scelte improvvise e non sappiamo quali conseguenze possano patire i tuoi cari». Capuano, spiega. «Ho deciso di raccontare pubblicamente tutto questo per dare un consiglio alle famiglie che stanno come stavo io qualche mese fa. C’è la speranza di rimediare, basta avere fede e rispondere al messaggio di Dio».

Quel giorno, un disperato Capuano ha, invece, meccanicamente preso il telefonino e inviato un sms a Nick e a Enzo Incontro che ieri purtroppo ha perso la madre: «Ho bisogno di parlarvi, ho bisogno di cambiare vita. Aiutami». Legrottaglie ha risposto: «Ti aspetto». Il primo appuntamento, in una chiesa di Cannizzaro, è stato solo il primo passo.
Dallo scorso mese di marzo a oggi. Capuano, in silenzio, sempre in prima fila, ha seguito le riunioni di «Missione Paradiso». Ieri – commosso – si è immerso nella vasca ricavata alle Ciminiere, durante la cerimonia dei battesimi, e con lui c’era anche la compagna: «A giugno ci sposeremo. Abbiamo recuperato la fiducia reciproca, abbiamo chiuso con il passato. Noi calciatori siamo spesso arroganti, abbiamo tutto. Vogliamo tutto, anzi di più. Avevo solo voglia di donne e di discoteca. Ho cancellato tutto questo, così come le cattive amicizie». Capuano chiude con un invito alla speranza: «Viviamo in un mondo che va all’incontrario e va veloce, predilige l’effimero. A volte, però, capita di riflettere sugli errori e di redimersi, lo ho avuto la fortuna e gli aiuti al momento giusto».