IO T’AMO, INEFFABILE GESU’

di Agostino Masdea – Quante volte abbiamo cantato quel meraviglioso canto dal titolo “Io t’amo ineffabile Gesù”. La strofa centrale di questo canto parla dell’opera che Cristo ha compiuto per noi al Calvario: “L’Agnello purissimo tu sei, che per me in croce olocausto divino si diè. Tu primo mi amasti e a te mi chiamasti, col cuore redento or t’amo Gesù”.

Gesù è il Re dell’universo. Tutto è stato fatto per mezzo di Lui, Egli è la Parola con la quale Dio ha creato ogni cosa. È inimmaginabile la Sua gloria nel cielo, è indescrivibile l’adorazione che a Lui è riservata da tutte le creature celesti, eppure un giorno Egli decise di deporre ogni cosa e venire qui, sulla terra, dove peccato e miseria devastano la vita degli uomini, per offrire salvezza, redenzione e vita eterna.

E quando Egli venne sulla terra, non venne come Re della creazione, ma come Agnello sacrificale per dare la Sua vita per noi sulla croce, per risorgere vittorioso sulla morte, e farci partecipi della Sua gloria. Giovanni dice nel suo vangelo che quando la Parola si è fatta carne ed ha abitato fra di noi, noi abbiamo contemplato la sua gloria, come gloria dell’Unigenito proceduto dal Padre, piena di grazia e di verità” Giovanni 1:14

In Gesù possiamo vedere la gloria di Dio. Il Suo amore rispecchia l’amore del Padre, il Suo agire, il Suo parlare, il Suo rapportarsi con gli uomini ci rivelano il carattere e la personalità di Dio, ed è solo conoscendo la “Parola che si è fatta carne” che possiamo conoscere la gloria e la bellezza di Dio.

Nessuno ha mai visto Dio, ma tutti possiamo vederlo. “Chi ha visto me ha visto il Padre” disse Gesù a Filippo, ed ecco che Dio non è più un essere misterioso ed irraggiungibile, ma un Padre amorevole che si rivela a noi tramite il Suo Figliuolo Gesù, al quale anche oggi possiamo dire: “Ti amo, ineffabile Gesù Redentore!”