di Agostino Masdea – “Tutti i fiumi corrono al mare, ma il mare non si riempie mai”. Ecclesiate1:7 – Il re Salomone scrisse questo libro, l’Ecclesiaste, per dire che la ricerca della felicità è una cosa vana. Egli aveva avuto tutto dalla vita: ricchezze, potere, successo, saggezza, amore umano, divertimenti e quant’altro. La conclusione alla quale arriva è il tema di tutto il libro: “vanità delle vanità, tutto è vanità”. (vs. 1)
L’insoddisfazione è una forma di malattia cronica, perché anche colui che possiede tutto scopre sempre qualcosa che non può ottenere. Così è insoddisfatto di sé stesso e di tutto ciò che lo circonda.
Certo, tutti noi conosciamo l’insoddisfazione, perché non sempre le cose vanno come vorremmo, ma una cosa sono le esperienze saltuarie e altra cosa uno stato perenne di noia, monotonia, frustrazione e irritazione, perché, pur avendo tutto, non si è mai contenti.
Un sondaggio internazionale condotto su oltre 4000 universitari ha svelato che il 62% dei giovani italiani sono i più insoddisfatti della propria vita, rispetto al resto della popolazione..
Salomone aveva conosciuto la benedizione di Dio sotto ogni aspetto e ogni area della sua vita, ma non seppe mantenere il contatto con la Sorgente del suo benessere e della sua soddisfazione. Non rimase fedele a Dio e non seppe accontentarsi del “tutto” che aveva ricevuto; cercò di più, elevando “le cose” a idoli e cercando in esse la sua felicità. Fini per arrivare a dire: “…ho preso in odio la vita, perché tutto ciò che si fa sotto il sole mi è divenuto disgustoso, perché tutto è vanità e un cercare di afferrare il vento. Ecclesiaste 2:17
Tutti i fiumi della gioia che il mondo dà potrebbero inondare la nostra vita senza mai riempirla, se, come Salomone escludiamo Dio da essa.
Infatti Gesù disse ai suoi discepoli: “Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia piena.” Giovanni 15:11. Un vero cristiano non sia ammalerà mai di “insoddisfazione”, ma sarà sempre grato a Dio per i doni che riceve giorno per giorno,