di Agostino Masdea – “Gesù, impietositosi, stese la mano, lo toccò e gli disse: “Lo voglio; sii purificato!” Luca 5:13 – In molte occasioni leggiamo nel vangelo che Gesù guarisce qualcuno toccandolo con la Sua mano. Nel nostro testo di oggi si trattava di un lebbroso, in Matteo 8:15 Egli vide la suocera di Pietro che era a letto a causa della febbre alta, “ed egli le toccò la mano e la febbre la lasciò”. In Matteo 20:34 due ciechi gridavano per attirare la Sua attenzione e una volta ottenuta chiesero di essere guariti. “Allora Gesù, commosso, toccò i loro occhi e in quell’istante ricuperarono la vista e lo seguirono”. In Marco 6:56 abbiamo la descrizione di cosa accadeva quando Gesù veniva a contatto con qualche persona inferma: “…tutti quelli che lo toccavano erano guariti”.
Ci sono molti altri episodi nei vangeli, ma c’è né uno che è forse il più conosciuto, dove una donna afflitta da una continua emorragia da ben dodici anni, aveva sentito che Gesù guariva le persone e perciò dedusse: “Se solo tocco le sue vesti sarò guarita”. E così avvenne!
C’è un inno molto bello, scritto da Bill Gaither, che è stato interpretato, tra gli altri, anche da Elvis Presley. Ha per titolo “He touched me; “Egli mi ha toccato”, e lo cantiamo ancora per testimoniare di come anche noi siamo stati toccati dalla mano del Signore: “Con la Sua man, Ei mi toccò, di gioia il cuore mi inondò; tutto mutò quel dì, perciò io so che Gesù mi ha toccato e mi ha guarito!”
Abbiamo ancora bisogno del tocco di Gesù, di quel contatto che ci fa sentire la Sua presenza, che non siamo soli, che Egli è vicino a noi e con quel tocco ci dice ancora che ci ama e che ci sosterrà con la Sua mano potente.
Stendi anche la tua di mano, ora, con fede, e lasciati toccare da Lui. Troverai pace, guarigione, coraggio e nuove forze.