IL RUOLO DELLA BIBBIA NELLA CHIESA (e nella vita del credente)

La Bibbia non è una collezione di scritti umani, o solo un capolavoro letterario. Non possiamo accogliere nemmeno la teoria che la Bibbia “contiene” la Parola di Dio, ma affermiamo e crediamo che la Bibbia è l’infallibile, ispirata ed efficace Parola di Dio. Abraham Lincoln un giorno disse: “io credo che la Bibbia sia il miglior dono che Dio abbia fatto agli uomini.

LA PAROLA NEL MINISTERIO DI CRISTO.
Qual è il suo ruolo nella chiesa oggi? Quale deve essere? Per dare una risposta vogliamo ricorrere alla Bibbia stessa e vedere come e quanto la chiesa primitiva dava importanza alla Parola di Dio. Gli Apostoli nella nascente chiesa dimostrano non solo di avere una conoscenza profonda delle Scritture, ma di dipendere interamente da esse. Erano stati alla scuola di  Gesù per tre anni  e avevano imparato da Lui. Egli aveva loro “spiegato” le Scritture, e non potevano avere un Maestro migliore perché Egli era la Parola di Dio stessa, “fatta carne”.   

 

 

Fin da fanciullo Gesù dimostra una grande padronanza dei testi sacri, e il suo stile di vita è conforme ad essi. A soli dodici anni stupisce i dottori della legge e tutti coloro che lo udivano per la Sua intelligenza e per la conoscenza delle Scritture. Dalla tentazione nel deserto, e poi per tutto il tempo del suo ministerio  Egli cita continuamente le Scritture. Iniziando il Suo ministerio,  predica quello che è considerato il sermone per antonomasia, “il sermone sul monte”. In questo sermone Gesù fa riferimento a molti passi del vecchio testamento. Appare evidente che egli non lo fa per confutare o per abolire ciò che era “stato detto gli antichi”, ma per darne una giusta interpretazione, a dispetto di ciò che avevano fatto i religiosi e i farisei i quali avevano sostituito la Parola di Dio con la loro personale interpretazione, frutto della tradizione.

Alla fine del Suo ministerio terreno l’evangelista Luca ci riporta che Gesù “cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro (ai due discepoli sulla via per Emmaus) in tutte le Scritture le cose che lo riguardavano”. Prima di ascendere al cielo parlando ai Suoi discepoli ricorda loro: “Queste sono le cose che io vi dicevo quand’ero ancora con voi: che si dovevano compiere tutte le cose scritte di me nella legge di Mosè, nei profeti e nei Salmi”.

 LA PAROLA NELLA PRIMA CHIESA

Nella Chiesa primitiva il ruolo della scrittura viene evidenziato dalla descrizione che lo stesso evangelista riporta della vita e dell’attività della nascente comunità. Nel capitolo uno Pietro cita il libro dei salmi e nel due, alla sua prima predicazione, lo cita di nuovo dopo avere ricordato ciò che era stato “detto dal profeta Gioele”. Nel capitolo tre riporta la profezia di Mosè, e afferma che tutti i profeti, da Samuele in poi hanno parlato del Messia. In tutto il Nuovo Testamento le citazioni delle Scritture dell’Antico Patto sono ininterrotte e molteplici. Eloquente è la testimonianza dei credenti di Berea che “ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano così.”

 Quando la chiesa principiò a mettere da parte la parola e a sostituirla con la tradizione e gli insegnamenti degli uomini, ebbe inizio anche il periodo più infelice e  più oscuro per la chiesa stessa. Fu solo con la Riforma, dopo un millennio, che la parola di Dio tornò ad avere un ruolo centrale e prioritario nella predicazione e nella vita della chiesa. Grazie alle traduzioni nelle lingue correnti e all’invenzione della stampa, che la conoscenza della Bibbia si estende a tutti, e tutti conosciamo, almeno in parte, la portata, i risultati e gli effetti straordinari nei secoli successivi e di cui oggi noi ne godiamo i benefici.

 LA PAROLA NELLA CHIESA OGGI.

La Parola di Dio è fondamentale nella liturgia, nel culto e nella vita stessa della chiesa. E’ il fondamento, la sostanza, l’essenza del suo messaggio. È il testo alla quale essa si ispira, dal quale attinge non solo il consiglio di cui ha bisogno, ma anche  la sua forza, la sua visione, il suo coraggio. Per questo la Chiesa fedele al Signore ama, medita, insegna e predica la Parola di Dio e da ad essa un ruolo di assoluta priorità. 

 Attraverso i secoli la Bibbia ha raggiunto e adempiuto il suo scopo nella chiesa attraverso la predicazione. “Predica la Parola!” Non le nostre opinioni, o i nostri punti di vista. La predicazione è l’esposizione della “Parola di Dio”. E’ comunicare tutto il consiglio di Dio e la sua applicazione pratica. E’ avere il convincimento di poter affermare: “Questo è ciò che Dio dice!”

Oggi la predicazione ha perso la sua efficacia e la sua potenza non perché i bisogni di chi ascolta non siano più gli stessi o perché il contesto sociale sia diverso dal passato, ma perché i predicatori sono cambiati. E’ stato compromesso il messaggio della Parola, e conseguentemente il suo scopo per la chiesa, abbassandone lo standard, annacquando il significato della Scrittura attraverso un processo di sincretismo concettuale tra i valori biblici e le istanze di morali spregiudicate e di sofisticati modernismi. Ed è per questo che la predicazione non suscita più interesse di quanto ne ottiene un ameno programma televisivo.

Quando la predicazione della e nella chiesa è fondata sulla Parola, centrata su Cristo e sulla croce, scevra da ogni compromesso culturale, intellettuale e spirituale,  allora forse il suo messaggio viene giudicato “pazzia” dal mondo, ma sprigiona la potenza di Dio che redime l’uomo e lo rende libero, trasforma la vita delle persone, ed innalza Cristo come Signore. Una predicazione senza questo fondamento, è irrilevante e non ha niente di importante da dire. Le dottrine che sono frutto della speculazione della mente, della filosofia materialista, umana, non potranno mai soddisfare la sete spirituale dell’anima. Solo la vera, perfetta, efficace Parola di Dio non fallirà mai, e raggiungerà sempre lo scopo per cui Dio la manda a noi.  “…La parola, uscita dalla mia bocca non torna a me a vuoto, senza aver compiuto ciò che io voglio e condotto a buon fine ciò per cui l’ho mandata. (Isaia 55:11)

Riassumendo: Il ruolo della Parola di Dio, quindi nella chiesa è quello di rendere la chiesa stessa “viva”.

Il pastore Jack Hayford afferma: “La Bibbia è… necessaria alla vita spirituale come il respiro alla vita naturale. Non c’è niente di più essenziale per le nostre vite che la Parola di Dio.”

Essa è il nutrimento, il carburante, il propulsore,  il generatore della fede. Un insegnante, un predicatore può conoscere a memoria tutta la Scrittura, essere esperto in esegesi e studioso di ermeneutica, avere conseguito diplomi di scuola biblica o lauree in teologia, ma se lo Spirito non rende “viva” la parola che egli predica, sarà solo lettera morta, parola che uccide anche coloro che la ascoltano, e quindi sconvolge il proposito di Dio per la chiesa.

 IL PROPOSITO DI DIO.
Nel preservare la Sua Parola attraverso i secoli da tutti i tentativi di annientarla perpetrati dagli uomini, Dio a voluto mantenere il Suo proposito fino ai nostri giorni, per la chiesa di oggi.– Rivelare il piano di Dio per la salvezza del genere umano.

– Rivelare  il Suo grande amore per l’uomo peccatore, e conseguentemente  perduto. Dio, pur di offrirgli un’opportunità di salvezza, non esita a sacrificare il Suo Figliuolo. Anche quando la Bibbia parla del giudizio di Dio, lo scopo è redentivo. Dio, per mezzo della Sua Parola avverte l’uomo e lo mette in condizione di poter evitare il giudizio. Se la chiesa  perde di vista questi due scopi primari, il messaggio verrà distorto, alterato e il frutto che ne seguirà sarà il legalismo religioso. Vedute personali, dottrine stravaganti, tesi settarie sono spesso sostenute da un “sta scritto”, citando parti della Parola estrapolati dal contesto e interpretati faziosamente.

– Rivelare la persona, il carattere e l’opera perfetta e insostituibile, compiuta da Gesù Cristo prima nella creazione di tutte le cose e poi sulla terra come “Agnello di Dio che toglie il peccato dal mondo.”

 – Comunicare con i Suoi figli. Attraverso la Sua Parola la chiesa può conoscere la sua volontà. Dio ha parlato al Suo popolo per mezzo della Sua Parola nei secoli passati, ed Egli continua a parlare oggi nello stesso modo… La Bibbia è un manuale di vita. Tutta la Scrittura è divinamente ispirata e utile a insegnare, a convincere, a correggere e a istruire nella giustizia, affinché l’uomo di Dio sia completo, pienamente fornito per ogni buona opera. (2 Timoteo 3:16-17)

 – Avere una intima relazione, una comunione reale con i credenti. Quando l’uomo peccatore si ravvede, crede e nasce di nuovo, si ripristina quel circuito di comunione con il Signore che il peccato aveva interrotto. Più il credente “cresce” spiritualmente, più si consolida la comunione e la relazione spirituale con Dio. In questo processo si concretizza lo scopo di tutta la Bibbia.