Il Presidente dell’Uganda si pente pubblicamente per i peccati della nazione.

di Mark Ellis   –   Non ci poteva essere un contrasto più netto. Il Presidente dell’Uganda Yoweri Museveni  il mese scorso, coraggiosamente e pubblicamente si pente per i peccati del suo paese, e i mezzi di informazione occidentali  denunciano la posizione dell’Uganda che si oppone ai diritti dei gay. Il Presidente Museveni ha celebrato il 50 ° anniversario dell’indipendenza dell’Uganda dalla Gran Bretagna durante l’ evento “Giubileo di Preghiera Nazionale” il mese scorso. Durante la celebrazione, ha fatto qualcosa di molto insolito per un leader nazionale: si è pentito pubblicamente dei suoi peccati personali e dei peccati della sua nazione.  Museveni ha iniziato la sua preghiera con i ringraziamenti, e poi ha dichiarato la sua intenzione di dare un taglio netto al passato:  “Dio Padre che sei nei cieli, oggi siamo qui come ugandesi, per ringraziarti per l’Uganda. Siamo orgogliosi di essere ugandesi e africani. Ti ringraziamo per la Tua bontà verso di noi.  Sono qui oggi per chiudere un brutto passato e in particolare degli ultimi 50 anni della  storia della nostra leadership nazionale, alle soglie di una nuova dispensazione nella vita di questa nazione. Sono qui a nome mio personale e a nome dei miei predecessori per pentirci. Chiediamo il Tuo perdono “, ha detto Museveni.

“Confessiamo questi peccati, che hanno notevolmente ostacolato la nostra coesione nazionale e ritardato la nostra trasformazione politica, sociale ed economica.” Successivamente, il presidente Museveni è stato più specifico nel riconoscere le attività peccaminose. “Noi confessiamo i peccati di idolatria e stregoneria che sono dilaganti nella nostra terra. Noi confessiamo i peccati di spargimento di sangue innocente, i peccati di ipocrisia politica, la disonestà, gli intrighi e i tradimenti.”

“Perdonaci dai  peccati di orgoglio, tribalismo e settarismo, peccati di pigrizia, indifferenza e irresponsabilità, peccati di corruzione e concussione che hanno eroso le nostre risorse nazionali; peccati di immoralità sessuale, ubriachezza e di dissolutezza, peccati di mancanza di perdono, rancore, odio e vendetta, peccati di ingiustizia, di oppressione e di sfruttamento, peccati di ribellione, insubordinazione, lotte e conflitti “.

Il presidente ha poi chiesto a Dio per un nuovo inizio:  “Questi peccati e molti altri hanno caratterizzato la nostra leadership passata, in particolare gli ultimi 50 anni della nostra storia. Signore perdonaci e dacci un nuovo inizio. Dacci un cuore per amarti, per  temerti e per cercarti. Allontana da noi  tutti questi peccati.

“Ti preghiamo per l’unità nazionale. Uniscici come Ugandesi ad eliminare tutte le forme di conflitto, il settarismo e il tribalismo. Aiutaci a capire che siamo tutti Tuoi figli, i figli dello stesso Padre. Aiutaci ad amarci e a rispettarci l’un l’altro e di apprezzare l’unità nella diversità.

“Preghiamo per la prosperità e la trasformazione. Liberaci dall’ignoranza, dalla povertà e dalle malattie. In qualità di leader, dacci la saggezza per aiutare e guidare il nostro popolo in una trasformazione politica, sociale ed economica.”

Per chiudere la sua straordinaria preghiera, Museveni ha dedicato l’Uganda  a Dio: “Vogliamo dedicare questa nazione a Te affinché Tu sia  nostro Dio e nostra guida. Vogliamo che l’Uganda sia conosciuta come una nazione che teme Dio e come nazione le cui fondamenta sono saldamente radicati nella giustizia; la giustizia di adempiere ciò che la Bibbia dice nel Salmo 33:12: – Beata la nazione il cui Dio è il Signore. Un popolo che Tu ti sei scelto come Tuo popolo.” “Rinuncio a tutte le basi del male e ai patti stabiliti sull’idolatria e sulla stregoneria. Io rinuncio a tutta l’influenza satanica in questa nazione. E faccio patto di allenza dell’Uganda con Te, per camminare nelle tue vie e sperimentare tutte le tue benedizioni per sempre”.

“Prego per tutte questi cose nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.”

Mentre il presidente Museveni ha espresso pentimento tra gli altri peccati, per la “fornicazione”, non ha fatto riferimento specifico all’omosessualità. Eppure, c’è stata una forte reazione nei media occidentali, con particolare ira contro la forte presa di posizione del paese contro i diritti degli omosessuali.

Il 27 novembre 2012, le pagine dell’ Los Angels Times lamentavano il “vergognoso disegno di legge anti-gay” dell’Uganda attualmente in esame. In Uganda già l’attività omosessuale è fuorilegge, insieme ad altri 30 paesi africani, che l’editoriale del Los Angeles Times descrive come “omofobici”.

La proposta di legge vieterebbe le licenze alle organizzazioni che promuovono l’omosessualità. E vieterebbe che qualcuno possa toccare un’altra persona con l’intento di attività omosessuale, e imporrebbe l’obbligo alla comunità di segnalare i casi sospetti di omosessualità.

Il Los Angeles Times invita l’Uganda ad “evolversi” verso un punto di vista più liberale come nei paesi occidentali. “La criminalizzazione di comportamenti gay non può essere semplicemente spiegata come parte dei costumi culturali di un paese, ma piuttosto si tratta di una oltraggiosa violazione dei diritti umani fondamentali”.

 

Fonte: http://blog.godreports.com/2012/11/ugandas-president-publicly-repents-for-nations-sins/