Giovedi, 5 Luglio, 2012 By Michael Ireland
Rasht, Iran (ANS) – IL PASTORE IRANIANO YOUCEF NADARKHANYI , che ha già trascorso quasi 1.000 giorni in carcere con l’accusa di apostasia, potrebbe essere accusato anche di crimini contro la sicurezza nazionale e, probabilmente, di blasfemia, secondo Christian Solidarity Worldwide (CSW ) www.csw.org.uk . Secondo fonti della CSW, i giudici hanno ricevuto istruzioni per sottoporre il Pastore Nadarkhani a nuove accuse, architettate al fine di rendere credibile la sua pena.
La data del nuovo processo potrebbe essere stata fissata per l’8 Settembre 2012.
Pastor Nadarkhani è attualmente in carcere ed è stato condannato a morte per apostasia, sentenza che è stata confermata in seguito ad un ricorso presso la Corte Suprema. E’ stato arrestato nella sua città natale di Rasht nel 2009, subito dopo avere contestato il monopolio dell’ istruzione religiosa musulmana per i bambini, che riteneva incostituzionale. (Vedi precedente articolo https://www.chiesadiroma.it/redazione/1671/youcef-nadarkhani-storia-di-un-pastore-in-iran/ )
CSW ha anche dichiarato che senza l’intervento del leader supremo l’Ayatollah Ali Khamenei, o di Sadegh Larijani, il capo della magistratura iraniana, che sono i soli ad avere l’autorità di fermare l’esecuzione, le autorità sono tenute ad effettuare la sentenza della Corte Suprema, che deve essere eseguita se il pastore Nadarkhani si rifiutasse di ritrattare.
Domenica 8 luglio 2012, saranno 1.000 i giorni da quando il Pastore Nadarkhani è stato imprigionato.
Il Direttore di CWS, Andrew Johnston ha detto: “CSW è profondamente preoccupata per la notizia che il pastore Nadarkhani possa incontrare nuove accuse a settembre. Il governo iraniano è sempre più portato ad accuse contro i cristiani per motivi politici, per mascherare il fatto che, sia il Pastore Nadarkhani che il Pastore Fathi Malayeri, sono stati arrestati e imprigionati unicamente a causa della loro fede.
Fonte: http://www.assistnews.net